Pioniera dell'elettrificazione, la cara vecchia Nissan Leaf rimane una delle poche auto elettriche capaci di trasferire energia alla rete o, addirittura, alimentare un edificio. Una chicca che sta per essere migliorata grazie a un dispositivo per la ricarica bidirezionale realizzato su misura da Fermata Energy.
Più potente e...
Chiamato FE-20 è persino più potente del precedente FE-15, perché vanta il 33% di potenza in più, un design ottimizzato che consente una produzione più rapida e un prezzo inferiore. FE-20 eroga infatti fino 20 kW per la ricarica e accetta 20 kW per la scarica delle batterie, contro i 15 kW di FE-15.
FE-20 può quindi ricaricare la batteria di una Nissan Leaf oppure inviare l'energia dal pacco batterie a un edificio o alla rete elettrica (V2G). Inviando l'energia alla rete, il dispositivo può compensare i picchi di domanda, con un conseguente risparmio per le compagnie elettriche. Parte del denaro viene restituita all'automobilista.
Solo per aziende, ma che risparmio
Al momento, FE-20 è però destinato solo ad applicazioni commerciali e richiede un'alimentazione trifase, che rende il dispositivo praticamente inutile per l'uso nelle case. Il collegamento tra veicoli e abitazioni non perciò è la sua funzione prevista. I prezzi non sono neanche disponibili, proprio perché l'unità è riservata alle aziende.
Nissan dichiara comunque che, "in una prova della tecnologia bidirezionale Vehicle-to-Everything (V2X) di Fermata Energy presso la sede centrale di Nissan Americas a Franklin, Tennessee, il predecessore FE-15 ha contribuito a ridurre le bollette dell'elettricità di oltre 9.450 dollari in quattro anni, ovvero quasi 2.000 dollari all'anno in media".
Coi miglioramenti apportati da FE-20, i risparmi saranno persino maggiori.