Il primo vero atto in Europa di Byd si chiama Atto3, crossover elettrico realizzato dal colosso cinese che, insieme alla Han, alla Seal e alla Dolphin, cerca il plauso del pubblico del Vecchio Continente sfoderando i propri capisaldi.
Byd infatti è un vero e proprio colosso in grado di realizzare praticamente ogni elemento della sue auto: piattaforma, motore, inverter e perfino le batterie, le famose batterie blade, a lama, che hanno superato a pieni voti il test di perforazione senza incendiarsi.
Dunque com'è fatta, come si comporta su strada, quanto consuma e quanto costa questa Atto3? E' una cinese che conviene? Scopriamolo insieme in questo #perchéComprarlaElettrica.
Clicca per leggere
Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi
Pregi e Difetti
Ci Piace | Non Ci Piace |
+ Qualità degli interni | - Stile poco personale |
+ Sistema software | - Smorzamento ammortizzatori |
+ Spazio a bordo | - Bocchette areazione piccole |
+ Consumi buoni | - Tasche poco sfruttabili |
L'Atto3 è un...atto primo di casa Byd sul mercato italiano. Ha il compito di catturare l'attenzione di chi cerca una elettrica con una buona autonomia, facile e immediata nel suo utilizzo, e con un carattere definito e marcato.
La qualità, anche costruttiva, non è messa in dubbio - Byd rimane una garanzia vista la sua natura - così come il prezzo competitivo con allestimenti completi.
Alcune scelte stilistiche e ergonomiche vanno digerite effettivamente, ma è indubbio come questa Atto3 abbia personalità. Insomma, buona la prima.
Esterni ed interni
4 metri e 45 di lunghezza con un passo di 2 metri e 72 centimetri: la Atto 3 è in pieno segmento con uno stile piuttosto tradizionale nelle proporzioni e nel design.
La Atto3 è un SUV con linee tese, nette certo, ma mai spigolose. E' accomodante, vuole essere familiare, lo si nota anche dalla linea dei fari anteriore, dalla mascherina minimale con il logo, ma anche dalla zona del paraurti con delle feritoie più estetiche che altro. La line adi cintura è piuttosto alta, le fiancate pulite, mentre il terzo montante ricorda la prima scelta stilistica ID.
Linee riconoscibili e "tradizionali". La Atto 3 è un crossover di Segmento C con spunti interessanti
Dietro, la cifra stilistica si conferma: fari in un'unica soluzione di continuità si legano a un andamento delle superfici spigoloso si, ma non eccessivo. Piacevole lo spoiler posto sopra il lunotto.
E' spaziosa, c’è posto soprattutto per chi siede dietro. Il bagagliaio è capiente e ben sfruttabile per la sua categoria.
La capacità del bagagliaio è pari 440 litri: per un segmento del genere sono un buon valore.
440 litri per un segmento del genere sono un buon valore. Lo spazio è ordinato, anche se il gradino marcato si fa notare. Nulla di complicato però se dobbiamo caricare dei bagagli. Presente una luce alogena ma mancano dei ganci, dimenticanza non da poco, anche perché davanti non c'è un frunk anteriore a supporto.
Sotto il pavimento c'è comunque un ulteriore spazio disponibile, non comodissimo qualora il bagagliaio fosse carico. I sedili si abbattono in configurazione 40:60 e il piano che se ne ricava mostra un gradino abbastanza pronunciato. Ci sono comunque delle staffe che permettono di uniformare il pavimento.
L'ingresso a bordo è comodo grazie all'angolo della portiera. L'altezza poi non infastidisce. C'è spazio per la testa, gambe e piedi - considerate comunque sempre come io sia alto 1 e 68, e anche un terzo passeggero si siede comodamente.
Dietro le sedute ci sono delle tasche voluminose, cosi come da sottolineare sono le bocchette di areazione e le prese USB C e USB. Peccato solo per il rivestimento dei pavimenti, utile si, ma propenso a sporcarsi.
| |
Fuori |
|
Lunghezza | 4,45 metri |
Larghezza | 1,87 metri |
Altezza | 1,61 metri |
Peso | 1.750 kg |
Passo | 2,72 metri |
Dentro |
|
Bagagliaio | 440 litri |
Bagagliaio anteriore | - |
Architettura, batteria e autonomia
La Atto 3 poggia sulla cosidetta e-platform 3.0 sviluppata proprio da Byd, con un'architettura cell-to-pack, dunque con le batterie che poggiano lungo il pianale, sono in litio ferro fosfato - con una capacità di 60 kWh - e sono a lama, quindi senza moduli per ottimizzare gli spazi. Le stesse batterie sono realizzate da BYD, e hanno superato il test di performazione nel migliore dei modi.
Il motore, sincrono a magneti permanenti disposto all'anteriore, eroga 204 cv - 150kw e 310 nm di coppia. E' un'unità definita 8 in 1 perché integra in un unico elemento sistema di gestione della batteria, unità di distribuzione dell'alimentazione, controllo del mezzo, il motore, il controller del motore, trasmissione e caricabatterie di bordo.
Le batterie di trazione hanno una garanzia di 8 anni o 200k chilometri con uno state of charge del 70%.
La piattaforma della Byd Atto 3 è definita e-platform 3.0 e ha una capacità di 60 kWh
Il motore, sincrono a magneti permanenti disposto all'anteriore, eroga 204 cv - 150kw e 290 nm di coppia.
Parlando di consumi, in città La Byd Atto3 ha consumato 17,5 kWh su 100 km, mentre in extraurbano è sceso fino a 15,4. Sale maggiormente il consumo in ambito autostradale visto che si raggiungono i 22.5 kWh su 100 km.
Il consumo medio comunque si attesta sui 18,4 kWh su 100 km un valore molto buono. Di conseguenza, la stima dei chilometri in città è pari a 354, oltre 400 in extraurbano e 277 in autostrada a 130 km/h con un chilometraggio medio con una carica di 345 km.
I rilevamenti sono stati effettuati nei nostri percorsi di prova nel mese di settembre dunque con temeprature estive tra i 20 e i 30 gradi.
Ricarica
Prendendo in considerazione i nostri 4 standard di riferimento, ecco i tempi stimati.
A casa, collegandosi a una presa domestica ogni ora si ricaricano circa 13 km. Con una wallbox e una potenza del contatore maggiorata, a 4,5 kW si sale a 25 km ogni ora di ricarica.
Collegandosi invece ad una colonnina pubblica AC da 22 kW si arriva ad una velocità di ricarica di 61 km circa ogni ora, sfruttando il caricatore di bordo da 11 kW.
La Byd Atto 3 accetta 11 kW in AC e 150 kW in DC
In corrente continua, invece ad una colonnina da 50 kW la Atto3 ricarica 278 chilometri ogni ora. Questo grazie comunque a un caricatore di bordo che accetta 11 kW in alternata e 150 in continua
Durante la sosta, non c’è molto da fare effettivamente se non godersi spotify o l'intrattenimento del sistema infotainment.
Come va
La Byd Atto3 è il classico SUV che ti offre subito una sensazione di controllo fin dai primi metri. Nasce per essere una familiare semplice e immediata e non fa nulla per tradire queste sensazioni. La visuale è ottimale, la seduta regolabile elettricamente - il volante a leva ma sia in profondità che in altezza - i limiti della carrozzeria si percepiscono facilmente. E poi ha un parabrezza ampio, la linea di cintura non limita la visuale anche nelle svolte e anche il lunotto non è cosi sacrificato.
E' un'auto facile e immediata dal primo tocco di acceleratore che offre un'erogazione sempre morbida, mai appuntita. Il tiro dato dai 150 kW di potenza, cosi come il carico sul volante, si può cambiare con le tre mappature a disposizione - eco, normal, sport - rendendolo più o meno prorompente ma mai più aggressivo.
L'erogazione della coppia motrice - che ve lo ricordo - è di 310 Nm, dunque non pochi, è sempre graduale, progressiva, quasi a voler offrire una esperienza di guida ovattata. E questa sensazione vale anche per la fase della frenata.
E' un'auto facile e immediata dal primo tocco di acceleratore che offre un'erogazione sempre morbida, mai appuntita
Partiamo subito da un punto: la Atto 3 rigenera a pedale e il quantitativo di rigenerazione può variare tra due mappature, ma considerando come il pedale del freno non abbia così tanto mordente - anzi, è un po' spugnoso - il suggerimento è quello di tenerlo sempre alto, perché non si arriva mai a un cosidetto one pedal feeling. Piuttosto a una mappatura Brake per fare un paragone.
Lo sterzo è diretto e il comando volante abbastanza leggero. Non c'è cosi tanto feedback tra le mani. Ma non è questo il compito di quest'auto che deve muoversi agevolmente tra le strade di una città - nonostante il metro e 87 di larghezza, e guidare spensierata fuori porta.
Ecco, è una trazione anteriore, e nonostante questo ha un diametro di sterzata di 10,7 metri, un valore buono che permette di effettuare manovre anche di parcheggio con facilità. In queste fasi poi, aiuta tantissimo il sistema di telecamere a 360 gradi con una qualità video davvero eccellente.
La Byd Atto 3 è un'auto che vuole farvi viaggare comodamente, anche a livello di insonorizzazione.
Il rovescio della medaglia rigaurdante questa ricerca di comodità è dato dal setup degli ammortizzatori, effettivamente troppo sfrenati quando si passa sopra buche o sconnessioni, e una tendenza al rollio troppo marcato quando si guida tra le curve, anche senza esagerare con il ritmo di guida.
E questo è anche enfatizzato da un sistema sospensivo tutto sommato buono - Macpherson davanti e multilink dietro - che permettono un inserimento in curva repentino e senza troppa inerzia, con un posteriore che comunque segue la traiettoria, pur coricandosi lateralmente, evitando quindi imbardate che non fanno parte proprio dell'animo di quest'auto.
Insomma, è un'auto che vuole farvi viaggare comodamente, anche a livello di insonorizzazione davvero ottima anche a velocità autostradale. Fruscii e rumori di fondo non sono contemplati.
La Tecnica |
|
Motori | Sincroni a magneti permanenti |
Potenza | 150 kW |
Coppia | 310 Nm |
Capacità Pacco Batterie | 60 kwh |
Tipo di Ricarica | Mennekes | CCS Combo2 |
Listino prezzi
La Atto 3 è proposta in due versioni. I prezzi dunque sono due e univoci: 41.990 euro la comfort e 43.490 euro la versione design oggetto della prova. La differenza tra i due allestimenti è nei dettagli: portellone posteriore elettrico, illuminazione amientale multicolore, sistema di purificazione dell'aria, touchscreen da 15,6 pollici e non da 12,8. La differenza è di poche migliaia d'euro dunque, il consiglio è di valutare sempre il top di gamma.