La scelta di passare a un’auto elettrica quando è ora di cambiare vettura si sta diffondendo sempre di più. Tanti sono i motivi: dalla semplice curiosità per un oggetto sulla bocca di tutti alla volontà di adottare uno stile di vita più green, passando per le performance fulminee. In ogni caso, come spesso accade, la componente economica può giocare un ruolo fondamentale.
Enel X, allora, si è chiesta quanto costa, davvero, un’auto elettrica. Quindi non solo guardando il prezzo di listino, ma calcolando il Total Cost of Ownership, l'indice che tiene conto, oltre che del prezzo d'acquisto, anche delle spese per utilizzare e mantenere la vettura nel tempo La risposta arriva grazie a uno studio messo a punto dal Politecnico di Milano, lo Smart Mobility Report 2019. Ecco cosa è emerso.
Utilitarie a confronto
Come termine di paragone, l’analisi rilanciata da Enel X ha preso in considerazione due vetture di segmento B, quello in cui al giorno d’oggi le auto a batteria sono più diffuse. Si è così calcolato che per l’acquisto di una vettura elettrica di questa categoria si devono sborsare in media 34.600 euro. La cifra, che non tiene conto degli incentivi statali o locali, comprende invece i costi di installazione di una wall-box per la ricarica domestica. Per una vettura concorrente ad alimentazione tradizionale, invece, sono necessari 21.700 euro.
L’elettrica è meno costosa da mantenere
Guardando le cifre appena mostrate non c’è dubbio sul maggior esborso iniziale legato all’acquisto di un EV. Ma calcolando una media di 11.000 km percorsi all’anno (chilometraggio in linea con la scelta di un veicolo a benzina invece che a gasolio) si scopre come un’auto elettrica costi di meno sia a livello di “alimentazione” che in termini di bollo, assicurazione e manutenzione. Partiamo dal costo dell’energia e del carburante. Un’auto di Segmento B elettrica consuma in media 12,9 kWh per percorrere 100 km. Un’auto a benzina, invece, necessita di 6 litri per coprire la stessa distanza. Ipotizzando un costo medio dell’elettricità di 0,2 euro a kWh* e di 1,6 euro/litro, si scopre come per percorrere 100 km un’elettrica richieda un esborso di 2,58 euro contro i 9,6 euro di un’auto a benzina. In un anno significa 283,8 euro contro 1.056 euro (con un risparmio di 772,2 euro).
Lo studio, inoltre, ha evidenziato una differenza tra il costo medio dell’assicurazione di un’auto elettrica (pari a 350 euro) e di un’auto a benzina (500 euro). Con un vantaggio economico di 150 euro all’anno a favore delle vetture a zero emissioni. Ancor più ampia è la forbice se si guarda alla manutenzione annua: 150 euro contro 500 euro. Di nuovo 350 euro a favore della e-mobility.
Risparmi per oltre 1.000 euro all'anno
Già così, si dimostra che una volta acquistata, un’auto elettrica fa risparmiare poco meno di 1.300 euro all’anno. Un valore che permetterebbe di colmare il gap d’acquisto in 10 anni. Ma se a questo si somma l’ecobonus, allora il periodo necessario per ammortizzare il maggiore costo si riduce ampiamente fino ad arrivare a un intervallo di tempo di circa 5 anni.
Non solo ecobonus: ci sono anche gli incentivi locali
E non è finita, perché in molte Regioni ai contributi statali si possono sommare incentivi locali che abbassano ulteriormente il Total Cost of Ownership di una vettura a zero emissioni. Senza dimenticare che quasi tutte le Regioni hanno stabilito un’esenzione dal pagamento del bollo per i primi 5 anni dall’immatricolazione e l’esborso ridotto del 75% dal sesto anno in avanti. In questo caso, a livello economico tra un’auto elettrica e un’auto tradizionale, si raggiunge il pareggio in termini di TCO in media dopo soli 2 anni dall’acquisto, ma ci sono casi limite (che prevedono anche l’aggiunta di ulteriori incentivi all’uso di auto a zero emissioni) che abbassano ulteriormente il periodo di tempo necessario affinché un EV diventi più conveniente, anche a meno di un anno.
*Il costo dell’alimentazione è calcolato in base alle abitudini di ricarica del veicolo (basate su interviste dirette a possessori di autovetture elettriche), che prevedono il 60% di ricarica domestica (0,22 €/kWh), 25% di ricarica pubblica gratuita effettuata presso “punti d’interesse” (cinema, centri commerciali), 10% di ricarica pubblica “normal charge” (0,4 €/kWh), 5% di ricarica “fast charge” (0,5 €/kWh).