I conti di Tesla sono sempre degli osservati speciali, su cui si sprecano previsioni ed elucubrazioni degli analisti. Stavolta la creatura di Elon Musk ha sorpreso tutti in positivo, archiviando un trimestre in grande spolvero che ha messo le ali alle azioni della Casa, schizzate oltre i 320 dollari con un'impennata superiore al 20%.
A piacere al mercato sono stati in particolare i progressi sotto il profilo dell'efficienza delle operazioni, con una discesa dei costi del 16% su base annua, un aumento dei margini oltre le attese e un'accelerazione delle consegne. Su quest’ultimo punto, tradizionale spina nel fianco di Tesla, il costruttore ha assicurato che centrerà quest’anno l’obiettivo di almeno 360mila auto.
La Model Y arriva la prossima estate
A Wall Street hanno accolto con fiducia anche l'annuncio della Casa di essere in anticipo sulla tabella di marcia sia per l'avvio dello stabilimento di Shangai che per l'attesissima Model Y.
Il lancio del SUV “compatto” californiano è stato indicato per la prossima estate e il CFO, Zach Kirkhorn, ha spiegato che i margini sulla Model Y saranno superiori a quelli della Model 3. Il tutto mentre il mercato aspetta con trepidazione anche il pickup, la nuova Roadster e il camion Semi.
Sotto il profilo industriale, invece, Musk ha rivelato che entro fine anno sarà decisa la sede della gigafactory europea di Tesla.
Batterie in vendita e rinnovata attenzione alle rinnovabili
Ma dall’istrionico numero uno della Casa è arrivato anche un altro annuncio importante, con l'apertura a fornire batterie e componenti made in Tesla ad altri costruttori. Al di là delle parole, tuttavia, bisognerà capire meglio in che termini ciò potrà accadere.
“Per circa un anno e mezzo abbiamo sottratto risorse a Tesla Energy”, ha detto infine Musk, spiegando che “ora che la produzione della Model 3 è ben avviata e continua a migliorare abbiamo ripristinato i fondi per lo storage di energia e il solare. Ci sarà una crescita enorme”.