Il mondo del motorsport è in una fase di attesa per effetto del Coronavirus. Come in una sorta di effetto domino, una dopo l'altra, tutte le discipline ed i campionati hanno visto l'annullamento di sempre più appuntamenti. Si è cominciato con la Formula 1 e la Formula E in Cina, e poi con lo stop dell'ePrix di Roma. Un momento in cui si è iniziata a percepire appieno la gravita della situazione.
In queste settimane però la Formula E, in chiave italiana, ha dato segnali importanti in termini di prospettiva a lungo termine.
Rinnovo fino al 2025
La prima è più legata alla città di Roma, considerando l'accordo con il board organizzativo per continuare a correre nella Capitale fino al 2025. Un passo importante sottolineato anche dallo stesso Alejandro Agag, patron del circus elettrico, che non ha tardato a parlare della Penisola come mercato strategico sul quale investire.
La tappa italiana della Formula E negli ultimi anni si è rivelata un successo sia per quanto concerne il pubblico che per piloti e addetti ai lavori. Il tracciato dell'Eur infatti, è stato considerato tra i più tecnici ed interessanti del campionato.
Nasce la Scuderia-E
Non solo Roma però, perché l'Italia rialza la testa anche con l'ufficializzazione di un nuovo team tricolore nella serie elettrica. Si tratta di un progetto messo in campo dell'imprenditore italiano e pioniere della eMobility Gianfranco Pizzuto. Lo stesso investitore italiano ha pubblicato un render di quella che potrebbe essere una ipotetica livrea, atta anche a voler lanciare un progetto per coinvolgere anche ulteriori investitori in Formula E.
Una livrea tra l'altro basata sulla monoposto Gen 2 Evo che dovrebbe esordire nella stagione 2021-2022. L'idea di Pizzuto sarebbe quello di lanciare il team nel campionato 2022-2023, dunque con la macchina di terza generazione.
Proprio in temi di investimenti, sembrerebbe che lo stesso Pizzuto abbia già trovato un partner nella Imecar, produttore di batterie con sede in Turchia. Ora bisognerà capire come si evolverà questa nuova avventura, considerando anche come la Formula E abbia una limitazione a 24 macchine, dunque a 12 squadre. Eventualmente occorrerebbe acquistare "un posto", uno slot da un altro team. l'indiziato più importante è il team Dragon, appartenente all'imprenditore americano Jay Penske.
Per Pizzuto, investitore di Fisker Automotive nel 2007, la futura Scuderia-E potrebbe essere l'occasione per sbarcare nella massima serie elettrica e sviluppare ancora di più quella che è la sua società nata nel 2017 con l'importazione, la conversione e la vendita di auto elettriche.