Non è certo un periodo in cui viene spontaneo festeggiare, ma è difficile pensare che Elon Musk non abbia quantomeno stappato una bottiglia di quelle buone. Ieri, infatti, Tesla ha raggiunto l’obiettivo necessario per sbloccare un primo maxi bonus per il CEO da 706 milioni di dollari, rientrante nella complessa roadmap di bonus che in prospettiva potrebbe mettere nelle tasche del manager la bellezza di 50 miliardi di dollari.

Numeri da capogiro figli delle performance da record messe a segno dalla Casa californiana, che finora più di tutte ha retto anche all’impatto del Coronavirus. Ma vediamo come funzionano questi super bonus.

Stock options e capitalizzazione monstre

Il target centrato ieri, stando alle rilevazioni di Bloomberg, è quello di una capitalizzazione che per 6 mesi di fila si è attestata oltre i 100 miliardi di dollari alla chiusura delle contrattazioni. Un traguardo che ha consentito a Musk di sbloccare 1,69 milioni di stock options da esercitare a 350,02 dollari ciascuna, che con una quotazione che ha raggiunto ieri i 768,21 dollari si trasformano appunto in un’opzione dal valore di 706 milioni di dollari.

Ma non si tratta dell’unico obiettivo messo a segno, perché in precedenza la Casa di Palo Alto aveva già raggiunto i 20 miliardi di fatturato e il miliardo e mezzo di utili.

Musk tra i paperoni mondiali

Il pacchetto di premi a cui può ambire Elon Musk rappresenta il più grande accordo di retribuzione aziendale mai stipulato da un CEO e un consiglio di amministrazione. In totale infatti include potenzialmente 20,3 milioni di opzioni suddivise in 12 tranche, che – secondo le stime della stessa Tesla – potrebbero portare a un super-premio complessivo di 50 miliardi di dollari.

Elon Musk è già uno degli uomini più ricchi del mondo, attestandosi in 22esima posizione nel Bloomberg Billionaires Index con un capitale valutato 38,5 miliardi di dollari. Una cifra astronomica ma lontana dalla top 3 composta da Jeff Bezos (140 miliardi), Billa Gates (106 miliardi) e Mark Zuckerberg (78,8 miliardi).