Tesla sta trattando con la canadese Giga Metals per l’approvvigionamento di nichel estratto con metodi carbon neutral. In questo modo la Casa di Palo Alto punta a ridurre l’impatto ambientale della propria attività anche alla fonte, sul fronte dell’acquisto delle materie prime per la produzione di batterie. Un tema, questo, finito finalmente sotto la lente dell'Unione europea.

Elon Musk già in passato aveva dichiarato al riguardo che Tesla avrebbe firmato "un contratto gigantesco" con la società canadese se questa avesse avviato un’attività di estrazione del nichel efficiente e rispettosa dell’ambiente. Bene, giusto giusto prima dell'attesissimo Battery Day (qui le ultime indiscrezioni) la situazione potrebbe essersi sbloccata.

Un miliardo di dollari

Martin Vydra, presidente proprio della Giga Metals, ha spiegato che il nuovo sito estrattivo sostenibile, che sorgerà nella regione della British Columbia, sarà realizzabile con un investimento di poco meno di un miliardo di dollari e che darà accesso a circa 2,36 milioni di tonnellate di nichel e a 141.000 tonnellate di cobalto. Una volta avviata, la miniera di Turnagain fornirà 40.000 tonnellate di nichel e 2.000 tonnellate di cobalto all’anno.

Nebbenes Supercharger station in Eidsvoll Verk Norway

Giga Metals, oltre a garantire l’adozione di metodi estrattivi rispettosi dell’ambiente, realizzerà una centrale idroelettrica per l’approvvigionamento energetico del sito con fonti rinnovabili. Inoltre, avvierà un processo di trasformazione degli scarti in cemento per edilizia per ridurre drasticamente la quantità di rifiuti prodotti.

Non solo Tesla

Il numero uno di Giga Metals, però, non è sceso nel dettaglio della collaborazione con Tesla. Anzi, ha affermato che l’azienda canadese è in trattativa avanzata con molti costruttori di auto. Tra questi: Bmw e Mercedes sono in prima fila. Ma tutti giocano ancora a carte coperte.

Fonti autorevoli riprese dalla Reuters, però, riportano che la trattativa con Elon Musk sia già in fase avanzata e che una volta finalizzata vedrà Tesla finanziatrice del progetto in cambio di una fornitura di nichel e cobalto da inviare alla Gigafactory del Nevada.

Un mercato in forte crescita

Intanto, guardando al mercato del nichel, si calcola che con l’aumentare del numero di auto elettriche vendute nel mondo la domanda sia destinata ad aumentare velocemente.

La Benchmark Mineral Intelligence, agenzia londinese che analizza l’andamento dei prezzi di quei metalli utilizzati proprio per la produzione di batterie, stima che si passerà dalle 139.000 tonnellate di nichel di quest’anno a 1,4 milioni di tonnellate del 2030.