Gli aerei a batteria non arriveranno tanto presto. C’è chi sostiene che non voleranno mai, a causa dei problemi di peso delle batterie, e chi, come Elon Musk, crede che superata la soglia dei 400 Wh/kg si potrà iniziare a pensare che quello che sta accadendo già su auto e veicoli commerciali (e, per gradi, sulle imbarcazioni) succederà anche in cielo.
Sia come sia, per adesso Airbus ha stupito il mondo con tre interessantissimi concept di aerei a zero emissioni, che però invece di sfruttare le batterie si basano sull'impiego dell'idrogeno, di recente al centro anch'esso di una nuova strategia europea.
Un aereo per ogni tratta
Si chiamano tutti ZEROe ma dietro a un nome identico, che lascia poco spazio all’immaginazione su quanto inquinino, offrono tre soluzioni diverse, che vanno a coprire gli spostamenti a corto, medio e lungo raggio.
Fotogallery: Airbus: gli aerei del futuro saranno a zero emissioni grazie all'idrogeno
L’azienda europea afferma che saranno operativi intorno al 2035 (forse anche prima) e che rivoluzioneranno il settore dell’aviazione civile.
Non solo idrogeno
Tutti e tre gli aerei sfruttano l’idrogeno per volare. Lo usano come combustibile principale o come elemento per creare combustibili sintetici a basso impatto ambientale.
Così ha commentato Guillaume Faury, CEO di Airbus: “È un momento storico per l’aviazione, che si appresta a vivere nel prossimo futuro la più profonda transizione energetica della storia. I tre concept che presentiamo oggi sono un esempio chiaro della nostra ambizione”.
Torna anche l'elica
Il primo dei tre concept presentati ha forme abbastanza tradizionali e potrebbe sostituire l’attuale A320. Ha autonomia di circa 2.000 miglia nautiche (quasi 4.000 km) e può trasportare da 120 a 200 passeggeri. È alimentato da idrogeno liquido, che sarebbe trasportato in un serbatoio pressurizzato posto all’interno della coda.
Il secondo concept, invece, spinto da motori a elica, avrebbe autonomia minore, intorno alle 1.000 miglia nautiche (quasi 2.000 km), e trasporterebbe fino a 100 passeggeri. Ideale per voli di corto raggio, usa l’idrogeno come combustibile principale.
Il terzo concept è il più innovativo. Non solo per la forma, che vede la fusoliera fondersi alle ali in una futuristica forma triangolare che lo rende più efficiente e che offre inedite possibilità di organizzazione degli spazi interni. Dovrebbe trasportare più di 200 passeggeri e avere autonomie tali da poter coprire lunghe distanze senza necessità di rifornire.