In una comunicazione ufficiale, Tesla fa sapere che dal 13 ottobre la ricarica presso le colonnine Supercharger in Italia diverrà a pagamento. La stessa iniziativa interesserà anche il Portogallo.
Nell’ultimo anno circa, la Casa di Palo Alto aveva offerto ricariche gratuite in Italia, principalmente per una serie di problemi di natura burocratica che adesso, a quanto pare, sono stati risolti.
Tariffa anti-maleducati
Nella stessa comunicazione Tesla fa sapere che sempre dallo stesso giorno, oltre alle sessioni di ricarica, la Casa applicherà delle tariffe anche per semplice sosta oltre il tempo necessario per la ricarica. Una mossa che arriva anche in concomitanza con l'arrivo di sempre più Supercharger V3 (per ora attivi a Forlì e in costruzione a Milano) su suolo italico.
“Le tariffe di occupazione – si legge nella comunicazione della Casa – sono pensate per migliorare l’esperienza cliente nelle stazioni Supercharger più frequentate. In quanto proprietario Tesla, ti verranno addebitate tariffe di occupazione soltanto nel caso in cui la tua Tesla occupi uno stallo di ricarica oltre i 5 minuti dopo il completamento della ricarica e le postazioni di ricarica siano occupate almeno per il 50%”.
Ci saranno ancora delle Tesla che usufruiranno della ricarica gratuita, ma dovranno ugualmente attivare un metodo di pagamento per far fronte all'eventuale sanzione inerente l'occupazione "abusiva" degli stalli. Pena il divieto di accesso alla rete Supercharger.
Non pagano tutti
Non è ancora chiaro quali siano le Tesla che continueranno a poter ricaricare gratis ai Supercharger. Ad alcuni proprietari, in base proprio alla vettura acquistata, il messaggio aggiunge la frase “La tua Tesla continuerà ad usufruire delle ricarica Supercharger gratis”. Per gli altri, le tariffe saranno comunicate al momento della ricarica direttamente sul touchscreen dell’auto.
Tale messaggio è arrivato a chi ha una Model S o Model X, ma anche ad un proprietario di una Model 3 Performance. Resta da capire se la discriminante sia rappresentata solo dal modello acquistato o anche dal periodo in cui è stato effettuato l’acquisto.
Ci sono anche i casi di Model S o Model X con ricarica inizialmente gratuita che, vendute ad un nuovo proprietario, non hanno trasferito anche le opzioni di accesso ai Supercharger. Al contrario, ci sono auto che continueranno a ricaricare gratis come conseguenza del programma di referral (l’iniziativa che premia chi acquista e chi consiglia l’acquisto di una vettura della Casa di Palo Alto che include, tra l’altro, 1.500 km di ricariche gratis).
Che fare?
All’arrivo del messaggio, che sta velocemente raggiungendo tutti i “teslari” italiani, non resta che seguire le istruzioni riportate per l’aggiornamento del proprio account nella sezione “Cronologia” del menu generale.
Dalla ricarica gratis per tutti, anche per i possessori di un’elettrica non Tesla, a causa di un bug della rete europea che è stato prontamente risolto, alla ricarica a pagamento per molti. Non è la prima volta che la Casa di Palo Alto modifica le condizioni a cui permette l’accesso ai Supercharger.
Intanto, la comunità Tesla ringrazia: con le nuove disposizioni, infatti, se da una parte si troverà a dover pagare un prezzo per il pieno ad una stazione pubblica, dall’altro è felice di avere più probabilità di trovarne uno libero, viste le “sanzioni” per chi eccede nella sosta senza reale necessità.