La guerra tra Tesla e Xpeng è nota: Elon Musk un mese fa si è infuriato per quelle che definisce violazioni di brevetti e tecnologie da parte della Casa cinese. Oggi, il numero uno di Tesla non farà certo i salti di gioia: mentre attende il via alla Gigafactory Berlino, le prime vetture di Xpeng arrivano sul suolo europeo.

L'azienda, infatti, per la prima volta dalla fondazione avvenuta 6 anni fa, ha avviato la commercializzazione delle proprie vetture al di fuori dei confini nazionali e ha consegnato 100 esemplari della G3, il suo SUV a zero emissioni, in Norvegia. Dove per inciso è venduto ad un prezzo di circa 33.700 euro. Una mossa espansionistica che si affianca all'esordio a Wall Street del titolo.

Un’opportunità per Tesla?

Questa mossa potrebbe aprire delle opportunità alla Casa di Palo Alto. Un conto, infatti, è far valere le proprie ragioni sulla proprietà intellettuale in Cina, un altro è farlo nel Vecchio Continente. Le garanzie sono maggiori. E se finora le azioni legali di Tesla nei confronti di Xpeng si sono limitate (negli Stati Uniti) a denunciare qualche pratica scorretta e il passaggio poco chiaro di un dipendente dal costruttore americano a quello cinese, ora le cose potrebbero prendere un’altra piega.

 

Il CEO di Xpeng, He Xiaopeng, non sembra preoccupato. Ha infatti commentato entusiasta: “Le consegne ai clienti in Norvegia rappresentano una pietra miliare nelle aspirazioni di Xpeng di diventare un marchio di veicoli elettrici a livello internazionale. Il lancio in Europa arriva in un momento di svolta della transizione energetica e non vediamo l’ora di contribuire a questo passaggio epocale”.

Le accuse di Musk

Ma Xpeng ha davvero costruito un clone di Tesla? Ai giudici l’ardua sentenza. Ad ogni modo, il fondatore Henry Xia ha ammesso fin dall’inizio di essersi ispirato al lavoro di Elon Musk per fare la propria auto elettrica. Ha persino preso non poca ispirazione dalle grafiche della strumentazione e dall’aspetto del sito internet di Tesla per il lancio della berlina P7. Ma c’è ben altro.

Xpeng G3 in Norvegia

Stando alle accuse di Musk Xpeng avrebbe usato tutti i brevetti che la Casa californiana ha rilasciato gratuitamente, ma ha forzato parecchio la mano. Perché quei brevetti erano stati condivisi permettendo a chiunque avesse voluto cimentarsi con la progettazione di una vettura a zero emissioni di utilizzarli "in buona fede". Xpeng non si sarebbe limitata a questo, ma avrebbe utilizzato le stesse tecnologie Tesla che da quei brevetti erano derivate. Come dimostrerebbe - sempre a detta di Musk - il loro sistema di guida autonoma basato sugli stessi concetti dell'Autopilot.