Presto potrebbe aprirsi un nuovo capitolo per le colonnine di ricarica in autostrada, vero e proprio punto di svolta per lo sviluppo della mobilità elettrica.
A quanto si apprende da fonti vicine al dossier, infatti, Autostrade per l’Italia starebbe lavorando al lancio di una newco che avrebbe tra i suoi obiettivi proprio quello di sviluppare lungo le proprie tratte una densa infrastruttura per la ricarica ad alta potenza.
Una mossa di peso
Al momento c’è il massimo riserbo sulla questione e le indiscrezioni che circolano sono pochissime, ma l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare già a strettissimo giro. A quanto risulta, il numero delle aree di servizio coinvolte potrebbe essere in prospettiva anche superiore alle 67 previste originariamente dai piani di Aspi intercettati la scorsa primavera.

Qualcuno parla addirittura di 100 impianti, un numero che cambierebbe sensibilmente le carte in tavola nella transizione verso l’elettrico. Anche perché la mossa di un player di questo peso potrebbe finire per innescare un meccanismo virtuoso su tutta la grande viabilità, accelerando anche le attività degli altri concessionari.
Verosimilmente Autostrade, al centro di un complesso riassetto proprio domani sul tavolo del cda di Atlantia, dovrà avvalersi di partner tecnici di grande caratura per portare avanti l’operazione, anche se resta da capire se si opterà o meno per una “gestione diretta”. In ogni caso, riesce molto difficile pensare che possa occuparsi delle installazioni.
Il progetto pilota
Lo scorso settembre, vale ricordarlo, Aspi aveva assegnato a Enel X la prima commessa per il progetto pilota funzionale a fare da apripista al piano, che prevede la messa a terra di due stazioni di ricarica ad alta potenza fino a 300-350 kW lungo la A1. Dove? Nelle aree di servizio di Secchia Ovest (A1 direzione Sud, km 156,5) e Flaminia Est (A1 direzione Nord, km 509,1).
In questo progetto pilota specifico Aspi gestirà direttamente i punti di ricarica in qualità di Charging Point Operator (CPO).