È vero, in passato troppo spesso a dicembre si è detto: “Il prossimo sarà l’anno dell’elettrico”. E per il 2020 in realtà ci si era anche andati piuttosto vicino, considerando che nonostante il dramma della pandemia full electric e plug-in hanno segnato fino a novembre un formidabile +159,8% e +261,5%.

Stavolta però si può ben dire che ci siano davvero tutti gli elementi per un 2021 nel segno delle auto alla spina. Gli incentivi fino a 10.000 euro saranno prorogati, in arrivo c’è un’ondata di modelli senza precedenti e parallelamente all’offensiva delle Case c’è quella di chi si occupa di infrastrutture. Ne abbiamo parlato con Federico Caleno, responsabile e-mobility Italia di Enel X, che tra HPC e autostrade ha tutta l’aria di voler mettere in campo l’artiglieria pesante. Anche con qualche sponda “petrolifera” figlia dei tempi che cambiano.

Cominciamo dal presente. Come si chiude il 2020 di Enel X in termini di nuove installazioni?

L’evoluzione del nostro piano sta procedendo secondo le previsioni di fine 2019. Dopo i quasi tre mesi di blocco per il lockdown abbiamo accelerato per mantenere l’obiettivo di 3.200 punti di ricarica installati, che siamo ormai prossimi a raggiungere. Questo testimonia che il nostro impegno per continuare l’infrastrutturazione nel Paese è sempre più forte.

In molti invocano una maggiore diffusione delle colonnine ultra-fast, o HPC. Come vi state muovendo su questo fronte?

Per le HPC avevamo chiuso il 2019 con un unico sito attivo, vicino Firenze. Nel 2020 ne abbiamo completati sei realizzati per conto di Ionity, centrando il target che avevamo condiviso. In aggiunta a Peschiera del Garda abbiamo attivato il primo sito HPC Enel X Mobility in cui siamo noi a gestire il servizio, ieri abbiamo attivato il secondo a Zanica (BG) e a brevissimo attiveremo il terzo a Biandrate (NO).

Audi e-tron Ionity

Tutti questi 3 siti sono stati realizzati in aree di servizio Api-IP, con cui abbiamo stipulato un accordo per installarne ulteriori 5 nei prossimi mesi. Vogliamo dare una spinta importante sulle stazioni di ricarica HPC, per le quali i 3 mesi di stop hanno pesato parecchio sul piano ipotizzato per il 2020. Ormai i processi operativi sono rodati ed abbiamo una pipeline di più di 20 siti che realizzeremo nell’arco del 2021.

La domanda a questo punto sorge spontanea: saranno anche sulle autostrade? Finalmente qualcosa comincia a sbloccarsi sulla grande viabilità?

Sì, ci si sta muovendo, anche in relazione agli obblighi fissati dalla direttiva Dafi. Stiamo lavorando con Aspi per elettrificare due aree di servizio sulla Roma-Milano, Flaminia Est e Secchia Ovest, dove installeremo stazioni HPC. L’elettrificazione in autostrada va fatta con la tecnologia più consona a una location dove non ci si ferma per ore. Le stazioni di ricarica che apriremo in quelle due aree di servizio saranno operate da Aspi.

Autostrada A14

Altri concessionari invece prevedono di dare con procedura competitiva la sub-licenza ad altri, come viene fatto per i carburanti e il food. Anche in questa seconda fattispecie noi stiamo installando le prime stazioni di ricarica in autostrada, principalmente con Q8. Più in generale tutte le colonnine che riusciremo a fare in autostrada sono le benvenute, ma in ogni caso ci muoviamo su due fronti, cercando anche siti prossimi ai caselli autostradali.

Si può dire che sulle colonnine si sia aperto un canale di comunicazione anche con le compagnie petrolifere?

Il sito HPC di Peschiera del Garda è in un’area di servizio Api-IP e con loro ne realizzeremo altre sette, sempre ad alta potenza. Come detto abbiamo un accordo con Q8 e stiamo negoziando anche con Eni, con grandi retisti, un po’ con tutti.

Benzinai colonnine

Chiunque abbia interesse per l’elettrificazione per noi è sicuramente un partner interessante. Abbiamo anche appena completato l’installazione di stazioni di ricarica in diverse aree di servizio sulla Salerno-Reggio Calabria, in accordo con un retista indipendente.

A proposito di collaborazioni, da poco avete annunciato quella con McDonald’s. All’orizzonte ci sono altre iniziative simili?

Assolutamente sì. Siamo alla continua ricerca di accordi con operatori che mettano a disposizione spazi privati ad accesso pubblico.

Enel X e McDonald's insieme per la ricarica nei ristoranti

Sicuramente quella con McDonald’s è tra le nuove partnership più importanti, anche perché buona parte delle colonnine che installeremo con loro saranno di tipo fast. Lo stesso lo faremo anche con importanti catene della grande distribuzione con cui siamo prossimi alla firma per poi partire subito.

Tornando un istante alle HPC, nel corso dell’anno arriverà qualcosa anche in città? Noi ad esempio abbiamo già visto un cantiere molto “promettente” a Roma…

Anche in ambito urbano, nelle grandi città, determinate stazioni di ricarica ad alta potenza hanno una loro necessità. Quindi sì, nel corso dell’anno arriverà qualche nostra HPC in città.

La maggioranza ha trovato un accordo sulla proroga del cosiddetto “extra-bonus” sulle auto elettriche e plug-in e in questa fase tra Legge di Bilancio e Recovery Fund il dibattito sulla mobilità è molto caldo. Vi aspettate ulteriori novità?

Diciamo intanto che i passi effettuati di recente dal Governo hanno dato un bel boost allo sviluppo della mobilità elettrica. Mi riferisco al decreto Semplificazioni ma anche agli incentivi. Sicuramente una più stabile disponibilità di incentivi anche nel medio-lungo periodo può aiutare e in questo senso anche l’idea di fare leva sui fondi del Recovery Fund potrebbe essere utile.

Camera

Sotto il profilo del quadro normativo adesso la situazione è migliore di quella che avevamo tempo addietro. Quello su cui bisogna lavorare ora è l’uniformità e l’omogeneizzazione dell’applicazione delle nuove norme a livello territoriale, dove non sempre si trova una reattività importante nell’applicazione di queste leggi.

Quale potrebbe essere una soluzione a questo problema?

Una cabina di regia governativa, un centro di controllo che segua l’applicazione dei piani infrastrutturali, visto che ormai gli operatori attivi sul territorio con le stazioni di ricarica sono diversi. L’idea di creare una cabina di regia nazionale che sovrintenda anche il modo con cui viene dispiegata l’infrastruttura potrebbe aiutare. Spesso poi non è reticenza quella in cui ci imbattiamo, ma una mancanza di conoscenza delle informazioni corrette. È anche un tema di formazione e informazione.

Un’ultima domanda sul trasporto pubblico locale elettrico. Possiamo attenderci sviluppi anche in Italia nel 2021?

Nel percorso verso la sostenibilità dei nostri centri urbani crediamo fortemente nel ruolo chiave della mobilità elettrica, sia in ambito privato, che in ambito pubblico e grazie all’esperienza nel settore e a investimenti importanti, già da tempo offriamo alle Pubbliche Amministrazioni soluzioni green per il trasporto pubblico. Siamo partiti all’estero con Santiago del Cile, il nostro progetto più grande con 435 bus in esercizio ed elettrificazione delle linee ed efficientamento dei depositi. Abbiamo proseguito con Barcellona e presto elettrificheremo la flotta pubblica di Bogotà.

In Italia stiamo proponendo progetti di “ebus as a service” ovvero mettiamo a disposizione delle Tpl o delle PA un servizio chiavi in mano per l’elettrificazione delle linee, dei bus e per mettere a disposizione dei cittadini fermate intelligenti con servizi smart. È fondamentale far crescere la conoscenza dei vantaggi del trasporto pubblico elettrico ai cittadini ed è qui che si colloca l’iniziativa in collaborazione con l’amministrazione comunale di Savona che ha permesso ai cittadini di utilizzare un bus elettrico gratuitamente per 3 giorni.

Autobus elettrici Enel X

Si tratta sicuramente di un primo passo volto a sensibilizzare tutti gli attori del settore sul tema, e siamo fiduciosi che nel 2021 il processo di elettrificazione delle flotte pubbliche subirà un’accelerazione volta a ridurre l’età media dei mezzi, che oggi è di 12,3 anni contro una media europea di 7 anni.