Renault ha annunciato la propria Renaulution pochi giorni fa. Ora Jaguar Land Rover lancia Reimagine, nome diverso per un concetto simile: il futuro sarà sempre più elettrificato. Thierry Bolloré racconta oggi i dettagli di questo piano.

Land Rover nel 2024 mostrerà la sua prima auto elettrica ed entro il 2030 ogni vettura a listino offrirà almeno una versione a zero emissioni. Jaguar farà ancora di più: dal 2025 in avanti avrà a listino solo auto alimentate a batteria. In 5 anni sarà quindi un brand completamente a zero emissioni.

Carbon neutral entro il 2039

L’idea era nell’aria, tanto che già quest’anno si sarebbe dovuta vedere l’ammiraglia XJ, che con la nuova generazione sarà offerta esclusivamente elettrica. Il Covid ha rallentato i piani, e l’auto è slittata al 2022, trovando così una collocazione "sui generis" all'interno del piano.

Jaguar XJ EV

Stando alle parole di Bolloré, infatti, rappresenta una sorta di modello di transizione e non fa propriamente parte di quella gamma di nuove auto incluse nel piano Reimagine. Dal punto di vista generale, Jaguar Land Rover diventerà un gruppo a impatto zero entro il 2039.

Tre piattaforme per 2 brand

La rivoluzione elettrica di Jaguar Land Rover passa da tre nuove piattaforme. Una elettrica pura per Jaguar e due in grado di accogliere sia powertrain ibridi sia elettrici per Land Rover.

  • Piattaforma BEV Jaguar: pensata esclusivamente per modelli elettrici
  • Piattaforma MLA Land Rover: realizzata per motori termici disposti in posizione anteriore longitudinale, la piattaforma Modular Longitudinal Architecture è in grado di accogliere diverse forme di elettrificazione
  • Piattaforma EMA Land Rover: altrettanto modulare, la Electric Modular Architecture è studiata per modelli elettrici al 100% ma sarà in grado di accogliere anche motori termici per dare vita a powertrain ibridi.
Land Rover Discovery Sport plug-in hybrid

Si guarda anche all’idrogeno

Bolloré ha affermato che il piano Reimagine porterà Jaguar Land Rover a vendere auto elettriche per il 100% per quanto riguarda Jaguar e per il 60% per quanto riguarda Land Rover, non porterà alla chiusura di nessun sito produttivo. La transizione energetica sarà graduale, in modo da permettere ai brandi di riposizionarsi restando fedeli alle rispettive tradizioni legate al concetto di lusso (Jaguar) e doti fuoristradistiche (Land Rover).

Nei piani ci sono altre due tappe fondamentali: l’abbandono dei motori Diesel entro il 2026 e forti investimenti sull’idrogeno, con i primi prototipi marcianti su strada già entro il 2021. Coincidenza vuole che l'annuncio sulle tecnologie Fuel Cell arrivi a pochi giorni di distanza dalle forti critiche avanzate dal ceo di Volkswagen Herbert Diess.