C’è un motivo per cui i volanti, dagli albori dell’industria automobilistica ai giorni nostri, sono sempre stati fatti rotondi: funzionano. Non è che i designer non ci abbiamo mai provato a innovare, anzi, ma alla fine la soluzione con corona circolare è sempre stata la migliore per una questione di ergonomia.

Poi è arrivato Elon Musk, che sulla Model S Plaid (ma poi anche sulle altre versioni probabilmente) propone il volante “Yoke”, quello con la forma di una cloche di tipo aeronautico. Ha suscitato grande scalpore sin da quando è stato mostrato per la prima volta, tanto che alcuni pensavano fosse una semplice provocazione. Invece c’è eccome. E i primi video sbucano in rete con i proprietari che raccontano come si trovano.

Ci si deve abituare

C’è da dire che al momento della presentazione della Model S Plaid, che è coinciso con la consegna delle prime 25 vetture ad altrettanti proprietari, Elon Musk ha detto: “Spero che i clienti imparino ad apprezzare il nostro nuovo volante Yoke”. Si tratta di un’affermazione che sembra figlia di feedback contrastanti ricevuti da progettisti e dipendenti fino a quel momento.

Ma andando oltre le supposizioni, nei video che sono comparsi in rete si nota come questo volante di tipo aeronautico dia non pochi problemi. Comandato by-wire, senza cioè connessioni meccaniche vere e proprie con le ruote, ha comunque 900 gradi di rotazione. Il che significa che ha lo stesso rapporto di demoltiplicazione di altri volanti presenti su auto simili. Per capirci: su una Formula 1, che ha un volante di questo tipo, non si va oltre i 300-400 gradi di rotazione.

 

Si suona il clacson per sbaglio

Tra i vari video ce n’è uno che è particolarmente significativo in cui un ragazzo alla guida della sua nuovissima Model S Plaid fa un giro del quartiere. Prova ad affrontare le classiche curve a 90 gradi degli incroci cittadini ed entra nel parcheggio di un supermarket per fare manovra.

Il risultato? Ad ogni cambio di direzione le mani si muovono con incertezza alla ricerca di un appiglio e a un certo punto, nel ruotare lo sterzo, il conducente inciampa anche sul clacson. Insomma, basta prenderci la mano o stavolta Elon Musk, la mano, l’ha forzata un po’ troppo?