Il Full Self Driving di Tesla arriverà. Ma non arriverà così in fretta come dichiarato da qualche tempo da Elon Musk. Il boss della Casa di Palo Alto, infatti, è stato costretto ad ammettere che la tecnologia è più complessa da mettere a punto di quanto pensasse inizialmente.

La dichiarazione è arrivata dopo che da più parti alcuni proprietari spazientiti hanno iniziato un tam tam mediatico sui social denunciando i ritardi della release della nuova versione della guida autonoma.

Un inguaribile ottimista

Non è la prima volta che Elon Musk si lascia andare a previsioni eccessivamente ottimistiche e che poi è costretto a ritrattare. Ma sull’evoluzione dell’Autopilot ha forse battuto ogni record. Ha iniziato a parlare di una nuova versione già nel 2018. Poi ha detto che sarebbe arrivata nel 2019 e poi, naturalmente, nel 2020.

Forse la pandemia ci ha messo lo zampino, rallentando ulteriormente i piani, ma lo scorso anno era sembrato che fosse davvero la volta buona. Invece, dopo rocamboleschi annunci, siamo ancora alla versione beta, rilasciata per un ristretto manipolo di fedelissimi (che la provano dallo scorso ottobre). E poco importa se a metà maggio era stato detto che l’attesa sarebbe dovuta durare tre settimane al massimo: siamo a luglio e ancora non si sa di preciso cosa stia succedendo.

 

Aspettando la v9 Beta

Il Full Self Driving è stato aggiornato in questi mesi, con release che hanno sistemato alcuni bug e corretto diversi errori. Ora si attende la tanto sospirata “versione 9”, ancora Beta, e cioè non definitiva, ma fondamentale perché dovrebbe essere quella che porterà il sistema di assistenza alla guida a basarsi solo sulle telecamere, mandando definitivamente in pensione i radar.

Anche questo aggiornamento è stato annunciato e poi ritardato a più riprese. Elon Musk disse: “non oltre giugno”. Evidentemente non era così. Su Twitter i post più o meno ironici spopolano e Musk si è visto costretto a dare spiegazioni: “Il FSD 9 Beta sarà rilasciato presto, lo giuro. La guida autonoma evoluta è un problema di difficile risoluzione visto che l’intelligenza artificiale del sistema deve valutare numerosissime variabili del mondo reale. Non pensavo sarebbe stato così difficile, ma più siamo andati avanti è più abbiamo avuto difficoltà: niente è più imprevedibile della realtà”.

Tesla presenta il Full Self Driving V9.0

Le novità in arrivo

Il nuovo sistema di assistenza alla guida di Tesla sarà, a detta di chi lo ha provato, rivoluzionario. Ma viste le recenti controversie sull’Autopilot, anche uno come Elon Musk evidentemente preferisce andarci con i piedi di piombo. La NHTSA ha aperto una serie di indagini su incidenti sospetti e a Palo Alto sanno bene che devono immettere sul mercato una tecnologia affidabile.

Che oltre ad essere venduta, sarà per la prima volta anche a noleggio, permettendo a chi guida una Tesla saltuariamente di sfruttare l’assistenza alla guida soltanto a richiesta, previo pagamento di un canone mensile.