Il nuovo Autopilot Tesla è arrivato. Rilasciato ancora in versione Beta ad una cerchia ristretta di automobilisti, è stato già stato messo alla prova. Il verdetto? Il software Full Self Driving "è pazzesco". Questo, almeno, secondo chi ha avuto la fortuna di testarlo.
E (come dimostrano i tanti tweet pubblicati) non vedeva l'ora di farlo vedere a tutti gli altri. Perché? Perché a quanto pare, come promesso da Elon Musk, le nuove funzioni permetterebbero davvero all’auto di muoversi da sola anche in scenari complessi come quelli delle città. In attesa di vederlo dal vivo all'opera, riesce ancora difficile poterlo credere.
Le reti neuronali
Riprogettato da zero, l’Autopilot Tesla ha visto impegnati per mesi 300 ingegneri che lo stesso Musk ha definito “Jedi” (come i famosi personaggi della saga di Guerre Stellari) per le loro incredibili capacità informatiche. Di questi, 200 sono stati impegnati nell’area software del sistema, mentre 100 si sono dedicati alla messa a punto dell’hardware.
Ad essi si sono affiancati inizialmente 500 tecnici, che sono poi diventati circa 1.000, il cui compito è stato di mettere a punto un sistema efficace di catalogazione dei dati in modo che il sistema fosse in grado di organizzare tutte le informazioni raccolte da telecamere e sensori e di interpretarle in modo corretto sfruttando la potenza di calcolo delle cosiddette reti neuronali. Reti che sono alla base del sistema, in grado di migliorare le logiche di funzionamento con il tempo.
Occhi aperti
Questo nuovo sistema ha permesso di interfacciarsi perfettamente con il sistema di navigazione e di gestire svolte agli incroci, di superare altri veicoli, di affrontare deviazioni di percorso causate da ingorghi o lavori in corso, di cambiare corsia durante i viaggi in autostrada.
Tesla, con una nota ufficiale, si raccomanda di mantenere sempre alta l’attenzione alla guida e ricorda che la responsabilità al volante resta del conducente
La guida autonoma si paga
Con l’arrivo della nuova versione Full Self Driving, l’Autopilot aumenta anche il prezzo. Negli Stati Uniti, dove attualmente è acquistabile a 8.000 dollari, l’optional salirà a 10.000 $. In Italia, dove l’Autopilot costa attualmente 7.500 euro, l’incremento potrebbe essere più o meno equivalente. Ma da noi si dovrà aspettare ancora per vederlo disponibile e la normativa in ogni caso non consentirà di usufruirne al massimo.
Come anticipato, l’Autopilot sarà disponibile anche con noleggio a tempo. Si paga 100 dollari al mese (negli States, dove l’opzione è già disponibile) in un'offerta pensata sia per coloro che non sono convinti di comprarlo al momento dell’acquisto sia per coloro che vogliano utilizzarlo saltuariamente, magari quando sanno di dover affrontare un lungo viaggio.