L’idrogeno si prepara a levare le ancore in Italia e conquistare i mari di tutto il mondo con l’aiuto di Snam e Fincantieri, che hanno firmato oggi un Memorandum con MSC per valutare insieme il progetto della prima nave da crociera fuel cell al mondo.

Il prossimo passo sarà realizzare uno studio di fattibilità sia sulla progettazione e costruzione dell’imbarcazione che sullo sviluppo dell’infrastruttura di bunkeraggio. Ci saranno 12 mesi di tempo e, una volta fatti i compiti per casa, le tre aziende tireranno le somme per stipulare eventualmente una serie di accordi vincolanti.

Zero emissioni in acqua

Se una nave da crociera riuscirà davvero a solcare i mari su spinta dell’idrogeno, MSC aggiungerebbe un altro mattone al suo piano per decarbonizzare la flotta entro il 2050. Il settore navale è infatti responsabile del 3% della CO2 nel mondo, come ricordato da Marco Alverà, amministratore delegato di Snam.

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“L’utilizzo dell’idrogeno – ha aggiunto l’a.d. – può contribuire al raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni nette in questo settore così come in tutti quelli hard-to-abate”. L’H2 sugli scafi ha già fatto alcune apparizioni grazie al catamarano di Toyota e alla barca ideata nel cantiere Yanmar.

Segnale forte

Anche Giuseppe Bono, numero uno di Fincantieri, ha spiegato quanto sarebbe importante andare in porto con il progetto: “Ogni occasione per sviluppare nuove soluzioni e tecnologie è per noi fonte di crescita. Questo ci permette di proporre ai nostri clienti il meglio dell’innovazione per contribuire a ridurre al minimo l’impatto ambientale”.

E sulla stessa linea è Pierfrancesco Vago, Executive Chairman della Divisione Crociere del Gruppo MSC, secondo il quale “con questo progetto vogliamo introdurre questa promettente tecnologia nella nostra flotta e nel settore, inviando al contempo al mercato il segnale più forte possibile su quanto seriamente prendiamo i nostri impegni per l’ambiente”.