La sfida tra auto elettriche e a idrogeno sta per infiammare anche la fredda Russia. È stato Denis Manturov, il ministro del Commercio e dell’Industria al Cremlino, a riportare importanti novità sull’argomento durante un’intervista all’emittente locale RBC TV.
Il primo aggiornamento riguarda la supercompatta Zetta (Zero Emission Terra Transport Asset): la prima e attesa elettrica made in Russia entrerà in produzione alla fine di quest’anno. La seconda rivelazione tocca invece la Aurus Senat, la limousine usata dal presidente Vladimir Putin, che avrà una versione fuel cell entro il 2024.
Le specifiche di Zetta
Il suo nome completo è Zetta City Module 1 e costerà solo 450.000 rubli (circa 5.200 euro). Può ospitare fino a due persone ed è alimentata la quattro motori con una potenza totale di 98 CV (72 kW). La batteria, però, è piuttosto piccola: può immagazzinare appena 10 kWh, garantendo un’autonomia di 180 chilometri. Arriva invece a 120 km/h la velocità massima.
- Posti: 2
- Costo: 450.000 rubli (5.200 euro)
- Motori: 4
- Potenza: 98 CV (72 kW)
- Batteria: 10 kWh
- Autonomia: 180 km
- Velocità: 120 km/h
Non solo la supercompatta
Zetta arriva con diversi mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia. La produzione sarebbe dovuta cominciare nel 2020. Adesso è arrivata davvero alla fase dei test finali per scendere in strada e portare l’elettrificazione in Russia, Paese che ha fondato la propria economia sull’oil & gas, ma che ora sta sperimentando nuove strade.
Per esempio, la capitale Mosca ha iniziato seriamente a installare le colonnine per la ricarica e a elettrificare la flotta del trasporto pubblico. Al Cremlino, oltre che con la Aurus Senat, l’idrogeno si fa spazio anche in una possibile alleanza con l’Arabia Saudita.