Neanche il tempo di spegnere i riflettori sull’esordio italiano della Dacia Spring che dal Giappone arriva la notizia di un’altra elettrica low cost in arrivo. Si tratta di una kei car e, almeno all’esordio, sarà venduta solo sul mercato interno ad un prezzo che al cambio dovrebbe aggirarsi intorno ai 15.000 euro. Non è detto però che in un secondo momento non venga commercializzata anche in Europa.
L’auto dovrebbe sorgere sulla base della Nissan IMk, concept mostrata nell’ottobre del 2019 che allora sembrava più un progetto fine a se stesso ma che invece, secondo Nikkei Asia, porterà alla nascita di un modello di serie. Anzi, si farà in due, visto che sarà presentata sia come Nissan sia come Mitsubishi.
Un prezzo concorrenziale
La Nissan IMk rispetta in pieno la normativa sulle kei car, risalente al 1949, che nella sua ultima evoluzione impone una lunghezza massima di 3,4 metri, una larghezza massima di 1,48 metri, un’altezza massima di 2 metri e una potenza massima di 63 CV (erogata, nel caso di versioni endotermiche, da motori con cilindrata inferiore ai 661 cc).
- Lunghezza: 3,4 metri
- Larghezza: 1,48 metri
- Altezza: 2 metri
- Potenza: 63 CV
- Cilindrata: <661 cc
Viste le dimensioni ridotte, la nuova elettrica nipponica potrebbe sembrare non esattamente economica. Ma in realtà in Giappone le kei car a benzina non si discostano molto da quelle cifre, per cui, per questa supercompatta elettrica, il prezzo non rappresenta più un ostacolo.
La prima fu la i-MiEV
Le kei car in Giappone sono particolarmente diffuse per via degli incentivi fiscali relativi ad acquisto, rifornimento e parcheggi. Per ora la maggior parte dei modelli è sempre stata alimentata a benzina.
Le kei car elettriche però non sono mancate negli anni. La prima? Proprio una Mitsubishi: quella i-MiEV da cui sono derivate anche la Citroen C-Zero e la Peugeot iOn.