Clamoroso cambio di passo sull'auto elettrica in casa Eni, che attraverso la sua divisione Eni gas e luce ha raggiunto un accordo per acquistare il 100% di Be Power e, quindi, per mettere le mani sulla controllata Be Charge, secondo operatore di ricarica in Italia con oltre 5.000 punti di rifornimento per i veicoli elettrici.
Si tratta di un’operazione importante per aiutare la società ad accelerare il suo percorso attraverso la transizione energetica, con l’obiettivo di raggiungere la totale decarbonizzazione di tutti i prodotti e di tutti i processi entro il 2050, come vuole anche l’Unione europea.
Non è una novità
Questo, però, non è stato il primo passo mosso da Eni in direzione green. Già da febbraio la società aveva raggiunto con accordo di co-branding per le colonnine di ricarica firmate da Be Charge, che nel frattempo ha ampliato la propria rete.

Adesso il colosso petrolifero italiano ha aggiunto un altro tassello al proprio processo di conversione. A questo punto manca solo il via libera delle autorità competenti per sigillare l'operazione.
“Mercato al centro della strategia”
“Con l’acquisizione di Be Power – ha commentato Claudio Descalzi, Amministratore Delegato dell’azienda –, Eni si posiziona tra le società leader in un mercato al centro della strategia di transizione energetica dell’Unione Europea. Il business delle infrastrutture e dei servizi di ricarica di veicoli elettrici valorizza ulteriormente il portafoglio di attività di Eni gas e luce, che serve 10 milioni di clienti in 6 paesi europei e può contare su una capacità rinnovabile complessiva, tra installata, in costruzione e in prospettiva di sviluppo su aree indentificate, pari a 9 GW”.
“Proseguiamo quindi – ha continuato Descalzi – nel nostro percorso che ci porterà a essere leader nella produzione e vendita di prodotti completamente decarbonizzati”.