BMW promette che presto le auto elettriche con un pieno di elettroni percorreranno tanta strada quanta ne fa una vettura a combustione con un pieno di benzina. Lo storico risultato sarà raggiunto grazie ai 26,2 milioni di sterline che la Casa si è aggiudicata conquistando il secondo posto in un progetto finanziato dal Regno Unito.
In UK, infatti, sono stati stanziati 91,7 milioni di sterline a sostegno della transizione ecologica. Facevano parte di un programma di ricerca dell'Advanced Propulsion Centre (APC) avviato per risolvere le criticità e sostenere i vantaggi del passaggio all'elettrificazione. Tra gli obiettivi: combattere l’ansia da autonomia, eliminare 32 milioni di tonnellate di CO2 (che equivalgono alle emissioni di 1,3 milioni di auto) e aiutare l'industria a mantenere gli stessi livelli occupazionali.
Più grande, meno costoso
Torniamo ora a BMW. La Casa tedesca ha conquistato la piazza d'onore proponendo un progetto per sviluppare una batteria che permetterà alle auto elettriche di giocarsela alla pari con quelle spinte da schemi endotermici sull'autonomia.
Il progetto, chiamato UK-BEV, punta a creare un accumulatore che abbia costi più competitivi e che, al tempo stesso, sia più grande e performante di quelli attuali. La nuova batteria dovrà contribuire a raggiungere l’obiettivo del costruttore di portare le vendite delle vetture elettriche al 50% del proprio mercato entro il 2030.
Un modulo unico
A vincere e prendere la fetta più grande della torta, con 41,2 milioni di sterline, è stato però il progetto REEcorner, dell'azienda REE, che mira a realizzare una batteria composta da un unico modulo compatto tra il telaio e le ruote dell’auto e che racchiude vari altri componenti, compresi sterzo, freni, sospensioni, powertrain ed elettronica di controllo.
Il risultato dovrebbe essere una piattaforma EV completamente piatta, pensata per soddisfare anche le esigenze dei veicoli commerciali e in grado di regalare più spazio a passeggeri, merci e batterie.

Ricarica in 12 minuti
Al terzo posto, dietro REE e BMW, si è piazzata invece Cummins, che con 14,6 milioni di sterline progetterà un motore a idrogeno chiamato Brunel e proverà a portare la decarbonizzazione nel settore dei trasporti pesanti.

Sono invece 9,7 i milioni per Celeritas, di Sprint Power. La sua ambizione è dare vita a una batteria per veicoli ibridi fuel cell ed elettrici con tempi di ricarica rapidissimi: appena 12 minuti.