Il concetto di elettrificazione non interessa esclusivamente il mondo dell'automobile. Puntare verso un futuro all'insegna della mobilità sostenibile significa trovare soluzioni "green" in ogni settore dei trasporti, compresi quelli che si muovono lontano dall'asfalto. In tal senso, aziende come Wright sono oggi molto attive nella ricerca e lo sviluppo di motori elettrici per impieghi aeronautici.
L'azienda americana ha infatti recentemente avviato la fase di test sul suo nuovo motore capace di sviluppare una potenza di ben 2 MW, equivalenti a circa 2.700 CV. Un'unità del 50% più piccola rispetto a qualsiasi altro propulsore simile attualmente in fase di sviluppo.
Potente ed efficiente
Il motore della Wright si caratterizza per la sua leggerezza e per la capacità di lavorare con efficienza anche ad elevate altitudini. Come dicevamo, è in grado di sviluppare una potenza massima di 2 MW, assicurando così un rapporto peso/potenza di 10 kW/kg.
Per raggiungere tali risultati, il motore lavora a una tensione molto più alta rispetto agli altri propulsori pensati per applicazioni aerospaziali, grazie a un inedito inverter ad alte prestazioni messo a punto dalla stessa Wright.

Come un A320 e anche di più
Quello del costruttore statunitense è un motore molto interessante, caratterizzato da una spiccata modularità. Proprio grazie alle sue caratteristiche, può essere infatti applicato a oltre 150 velivoli in configurazione a dieci motori e a 50 modelli di turboelica in configurazione a due motori.
Verrà utilizzato per la prima volta in configurazione a dieci motori sul Wright 1 che, così facendo, potrà contare su una potenza di 20 MW, ovvero il medesimo livello di potenza di un "tradizionale" Airbus A320. Ma grazie alla maggiore efficienza, ogni aereo potrebbe trasportare dieci passeggeri in più rispetto all'Airbus.