Mettete, da una parte, tutta la curiosità attorno all’annunciata auto elettrica di Xiaomi e, dall’altra, le sorprese che il web è capace di regalare in tante occasioni. È nato da questo curioso mix il rendering non ufficiale di quella che è stata battezzata Xiaomi Electric Car M1.
Le foto di questa fantasiosa berlina cinese hanno fatto capolino nei giorni scorsi su una community (stavolta ufficiale) del colosso dell’elettronica, scatenando sia le speculazioni di tanti fan, sia l’irritazione dei vertici Xiaomi, che hanno fatto rimuovere le immagini dal sito. Ma su internet resta tutto e le foto si possono trovare ancora su Twitter o girando in rete. Nel frattempo, dalla Cina arrivano indiscrezioni sui veri progetti per l’auto elettrica.
Finta, ma bella
L’autore delle suggestive immagini è, ovviamente, un ammiratore del gigante high-tech. Il rendering, in altissima qualità, mostra una vettura che scimmiotta una Tesla in tinta nera, quasi a voler dare un suggerimento alla neonata divisione per auto elettriche di Xiaomi su come lanciare il guanto di sfida in direzione Palo Alto.
Gli interni sono molto particolari, quasi futuristici. Di fronte al volante a cloche, si presenta un quadro olografico. Il designer immagina poi che la vettura supporti l’assistente vocale e che sia capace di percorrere 1.000 chilometri con una sola ricarica di 5 minuti.
In arrivo nel 2024?
Sulla vera creatura di Xiaomi, invece, non si sa molto. La divisione EV Inc. è nata ufficialmente solo nelle scorse settimane, partendo da un capitale sociale di 10 miliardi di yuan (circa 1,3 miliardi di euro). Conta 300 dipendenti, anche se ne assumerà altri in futuro, e investirà 8,5 miliardi di euro in progetti a zero emissioni entro i prossimi dieci anni.
Qualcosa, però, è emersa in queste ore e, secondo le ultime informazioni, l’auto arriverà nella prima metà del 2024. Sarà poi seguita da un modello l’anno per 3 anni, con un totale di 900.000 veicoli. Tutti e quattro i modelli verranno costruiti in due diversi stabilimenti in Cina: uno da acquistare e un altro da costruire.
Il primo potrebbe essere quello di Borgward a Miyun Park (Pechino), che ha una capacità di circa 180.000 vetture l’anno. Il secondo potrebbe invece sorgere ad Hannan, Wuhan. Lo riferiscono alcuni media cinesi, citando “persone che hanno familiarità con la questione”.
L’auto, con ogni probabilità, sarà a guida autonoma, visto che Xiaomi ha investito 77 milioni di dollari (65 milioni di euro) nell’acquisto della startup Deepmotion, impegnata proprio nello sviluppo di questi sistemi. Il prezzo? Molto variabile: tra i 15.000 e i 45.000 euro.