Toyota ha annunciato, nel corso di una conferenza dedicata alle batterie e l'elettrificazione, che le sue nuove auto elettriche avranno batterie in grado di resistere particolarmente a lungo nel tempo.
L'obiettivo fissato per il prossimo SUV elettrico, anticipato dalla concept Toyota bZ4X, e i successivi modelli emissioni zero è il mantenimento del 90% della capacità iniziale della batteria dopo 10 anni di utilizzo.
In altre parole, un'auto elettrica nuova con 500 km di autonomia, dovrebbe garantire una percorrenza di 450 km dopo 10 anni. Supponiamo però che tutto questo sia vero in condizioni ideali, con l'utente attento a ricaricare gli accumulatori in maniera intelligente, non "facendo il pieno" esclusivamente colonnine di ricarica ultra rapida.
Oltre i limiti
Le Toyota elettriche attualmente in vendita in Cina (C-HR e IZOA) sono state studiate per mantenere tra il 75 e l'80% della loro energia, mentre le Prius ibride plug-in sembra che in 10 anni perdano circa la metà della capacità iniziale con la prima generazione, mentre la seconda cala fino al 60-65%. Almeno questo è quello che si vede nel grafico.

Abbiamo applicato le tecnologie sviluppate con le batterie per le vetture full hybrid e plug-in, così le batterie della Toyota C-HR elettrica hanno un tasso di mantenimento della capacità di carica dopo 10 anni molto più alto rispetto alle batterie finora utilizzate nei nostri modelli PHEV.
Inoltre per la Toyota bZ4X, il cui lancio è previsto a breve, abbiamo fissato un obiettivo del 90%, uno dei più alti al mondo, e attualmente stiamo finalizzando i nostri sforzi di sviluppo per riuscire a raggiungerlo
Questione di chimica?
Ancora non sappiamo con esattezza come Toyota riuscirà a raggiungere il proprio obiettivo, dato che ci sono vari modi. A partire dalla chimica della batteria, attraverso la gestione attiva della temperatura per mantenerla sempre vicina al livello ottimale, limitandone in parte le prestazioni, come ad esempio la ricarica ultra veloce.
Sappiamo che ogni cella della batteria genera un calore anomalo durante la guida sportiva. Analizzando i fenomeni che si verificano all'interno della batteria e conducendo una vasta quantità di esperimenti, siamo stati in grado di analizzare nel dettaglio l'effetto che i vari stili di guida hanno sugli accumulatori, e il perché agiscono in determinato modo.
Il pacco batterie viene quindi controllato per prevenire un surriscaldamento che superi il livello di guardia

Un altro elemento importante sul quale Toyota intende concentrarsi in futuro è sulla qualità delle singole celle delle batterie.
Se del materiale metallico estraneo entra nella batteria durante il processo di fabbricazione, e collega direttamente l'anodo e il catodo, la possibilità di un guasto è alta. Così siamo diventati estremamente attenti alle dimensioni e alla forma dei corpi estranei, e stiamo gestendo i processi in modo da prevenire questi problemi