Non occorrerà attendere chissà quanto per avere una risposta intelligente della rete elettrica di fronte alla richiesta di energia delle auto a batteria. In attesa di un futuro fatto di smart grid e ricarica bidirezionale, già oggi, mentre la flotta EV comincia a strutturarsi, si lavora a soluzioni per limitare i riflessi sulla rete dei veicoli elettrici nei momenti di picco della domanda di elettricità.

Nel Regno Unito il Governo fa sapere in particolare di essere al lavoro su una normativa che consenta di modulare da remoto l'utilizzo di wallbox e colonnine private nelle ore di punta del sistema elettrico. L'idea è allo studio anche perché da giugno 2022 tutti i nuovi caricatori installati in UK dovranno essere smart e potranno quindi dialogare con la rete.

Solo caricatori intelligenti

L’idea è stata resa nota dal ministro dei Trasporti Grant Shapps, che ha spiegato come in certi periodi dell’anno e al verificarsi di determinate condizioni la misura potrebbe rivelarsi utile con il crescere della flotta elettrica. Questo finché con il cosiddetto V2G le auto elettriche non rappresenteranno invece una risorsa per la stabilizzazione del sistema, fungendo da vere e proprie batterie su quattro ruote collegate alla rete.

La proposta di Londra, di stampo evidentemente precauzionale, non interesserebbe i punti di ricarica pubblici, che continuerebbero a erogare energia come hanno sempre fatto. Per wallbox e colonnine private, la modulazione della potenza, fino eventualmente a una momentanea "pausa" della ricarica, potrebbe essere attivate solo in certe fasce orarie:

  • Dalle 8:00 alle 11:00
  • Dalle 16:00 alle 22:00

Gli orari sono stati individuati per far sì che sia chi carica sul posto di lavoro (nelle ore centrali della giornata) sia chi carica a casa (durante la notte) abbia un impatto ridotto sulle attività di ricarica.

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Aspettando il V2G

Shapps, che è il ministro responsabile dell’adozione delle targhe verdi per le auto a zero emissioni e che ha fortemente sostenuto la transizione ecologica del Paese, sposando la decisione di anticipare al 2030 lo stop alle vendite di auto con motore termico, ha spiegato che tra 9 anni ci saranno 14 milioni di auto in circolazione nel Paese e che per questo motivo si sta costruendo un ecosistema che permetta, anche attraverso norme ad hoc, di rendere omogenei i consumi durante tutte le ore del giorno.

Per questo in Inghilterra si sta lavorando anche per la definizione di tariffe energetiche che incentivino la ricarica in orari in cui i consumi sono tendenzialmente più bassi. Inoltre, sempre nel Regno Unito, si punta ad accelerare al massimo sul vehicle to grid, che rappresenterà la soluzione definitiva per contrastare i picchi di consumo. Di soluzioni per la rete ce ne sono tante, anche decisamente originali.

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