Come sia sbocciato l’amore tra Amazon e Rivian è una storia che, in parte, rimane ancora avvolta nel mistero. Nessuno ha mai raccontato i dettagli del primo contatto tra il colosso dell’e-commerce e una delle realtà più interessanti nel campo delle auto elettriche.
A fare da cupido è stato forse un progetto video a cui Rivian stava lavorando con le società di due persone vicine a Jeff Bezos: Peter Berg e Lauren Sanchez, rispettivamente conoscente e compagna del fondatore di Amazon.
Sta di fatto che il debutto ufficiale di Rivian risale al 2018, dopo un primo periodo di attività in modalità invisibile, ed è avvenuto al Salone di Los Angeles, in un momento in cui la startup fondata da Robert “RJ” Scaringe stava lavorando al pick-up R1T e al SUV R1S, entrambi elettrici. Un anno dopo, il papà di Amazon ha fatto conoscere il nome di Rivian a tutto il mondo.
Vi presento Rivian
“Sono incredibilmente entusiasta di annunciare che abbiamo appena effettuato un ordine per 100.000 furgoni elettrici”, annunciò Bezos nel settembre 2019, dichiarando guerra ai cambiamenti climatici davanti alla folla sbalordita che riempiva una sala conferenze a Washington Dc. “Saranno costruiti da una società chiamata Rivian”.
Questa pubblicità ha aperto porte fino a quel momento inimmaginabili alla giovane società e inaccessibili persino al rivale Elon Musk agli albori di Tesla. Sono così arrivati investimenti da Ford e cambi dei piani industriali, concentrando gli sforzi sui van per Amazon, senza però dimenticare tutto il resto: vedi ad esempio la storia dell’elettrica sportiva mai nata o l’hyper-fuoristrada da 1.200 cavalli messo nel frattempo in cantiere.
Partire col piede sbagliato
Eppure, chi ha assistito al primo incontro racconta che le cose non sono andato benissimo fin da subito. Nell’autunno del 2018, Bezos è volato fino alla struttura ingegneristica di Rivian a Plymouth, nel Michigan, dove si è visto con Scaringe. Qui, RJ ha presentato un documento dettagliato con la sua visione su un futuro tutto elettrico.
“Non eravamo molto entusiasti dei prodotti disponibili", ha però dichiarato Ross Rachey, direttore della flotta e dei prodotti di Amazon in un’intervista. “Loro erano una combinazione di produttori affermati, ma con forse uno o due anni di ritardo rispetto a quanto avremmo voluto”.
Qualcosa, però, ha convinto Bezos, che ha investito 440 milioni di dollari in Rivian, annunciando la sua strategia per la transizione ecologica nelle settimane successive. Gli obiettivi sono azzerare le emissioni di gas serra da tutte le spedizioni e ricevere energia solo da fonti rinnovabili entro il 2030. Poi, diventare completamente carbon neutral nel 2040.
In arrivo nel 2030
Nonostante tutto, ancora oggi non è stato pubblicato l’accordo tra le due società, ma molte cose sono filtrate. È abbastanza certo che Rivian debba consegnare 300 furgoni ad Amazon già alla fine di quest’anno. Le prime 10.000 unità sono invece previste per la fine del 2022, mentre l’ordine completo di 100.000 veicoli è fissato entro la fine del decennio, anche se potrebbero diventare di più. Gli e-van sono pensati per consegne all’ultimo miglio e hanno un’autonomia fino a 150 miglia (240 km).
Il prezzo? Sconosciuto. In ogni caso, la startup di Scaringe dovrebbe occuparsi anche degli aggiornamenti software. Il colosso e-commerce avrà i diritti esclusivi sui veicoli consegnati da Rivian per i primi quattro anni e la prelazione sull’acquisto nei due successivi.
In ballo miliardi di dollari
L’affare totale, secondo gli analisti di PitchBook, dovrebbe portare, oltre a tanta pubblicità, più di 4,5 miliardi di dollari nelle casse di Rivian, che ora punta a ottenere una valutazione da 80 miliardi attraverso un’Ipo (offerta pubblica iniziale) per il debutto in Borsa. E tutto questo, forse, non sarebbe stato possibile senza la presentazione al mondo fatta da Bezos nel 2018.
Quel che è certo, è che l'iniezione di capitali e la visibilità di Amazon daranno un contributo straordinario allo sviluppo dell'auto elettrica. Anche perché l'impegno di Bezos in questo settore va anche ben oltre Rivian...
Fonte: Bloomberg Hyperdrive