Con il piano Cor Tauri presentato lo scorso maggio Lamborghini ha tracciato la sua strada verso l'elettrificazione. Una strada che nessuno, neanche un brand come quello di Sant'Agata Bolognese, può esimersi dal percorrere. Per i costruttori di vetture supersportive il passaggio verso un futuro a zero emissioni è più complesso, ma per questo anche più sfidante.

Stephan Winkelmann, ceo della Casa, in un'intervista rilasciata a Yahoo! Finance, è sceso un po' più nel dettaglio su tempi e modi con cui Lamborghini rinnoverà la gamma. Ecco cosa ha detto.

Listino a quattro

Winkelmann ha subito specificato che Lamborghini ha intenzione di introdurre un nuovo modello, per arrivare quindi ad averne 4 a listino. Riportando le sue parole, ha dichiarato che "due saranno auto sportive e due saranno auto più versatili".

Le prime due, ha detto ancora Winkelmann, saranno ibride plug-in, mentre le altre due saranno interamente elettriche. La prima Lamborghini a zero emissioni arriverà nella seconda metà del decennio, intorno al 2027 o al 2028. 

Lamborghini Sian
Lamborghini Sian

Stando a quanto dichiarato potrebbe trattarsi di un SUV, magari la seconda generazione della Urus, oppure di una vettura inedita, come una sportiva a 4 porte sullo stile della Porsche Taycan o della Audi e-tron GT. Su questo, però, il mistero resta ancora fitto.

Diverse soluzioni per il futuro

Per ora, dobbiamo basarci sul fatto che il nuovo punto di partenza della Casa sarà rappresentato da 4 modelli e 2 diverse alimentazioni. Poi, per definire una strategia più di lungo periodo, dal 2030 in avanti, Lamborghini ha intenzione di attendere di vedere come evolverà la situazione. 

"Sarà il legislatore a dirci come dovranno essere fatte le nostre auto tra 10 anni - ha detto Winkelmann - Vogliamo capire se ci sarà un'opportunità anche nel campo dei carburanti sintetici, se saranno competitivi e prodotti in quantità adeguate. Per ora le nostre supercar saranno plug-in, ma in futuro potrebbero adottare tecnologie che per ora non sono ancora praticabili. Fortunatamente abbiamo la possibilità di tenere aperte diverse porte e non dobbiamo decidere adesso".