Anche LG Energy Solution si prepara allo sbarco in Borsa. La mossa è dettata dalla volontà di raccogliere 11 miliardi di dollari per espandere la propria attività e con la IPO in programma a gennaio potrebbe arrivare sui mercati a una capitalizzazione di circa 60 miliardi di dollari.

Gli analisti credono che l’operazione avrà successo perché LG Energy Solution ha tutte le carte in regola per continuare a giocare un ruolo di primo piano nel panorama della produzione di batterie. Seconda solo dietro alla cinese CATL, ad oggi detiene circa il 20% del mercato mondiale e ha partnership di lungo periodo con molte Case di spicco. Inoltre, può contare su una fitta rete di collaborazioni con numerose realtà sudcoreane che le ha permesso di creare una solida catena del valore. Però, come sottolinea Bloomberg, vale la pena andarci cauti, come sempre quando si parla di investimenti.

Parola d’ordine: diversificare

Per quanto grande e solida, LG non ha ancora raggiunto una posizione tale da garantire utili consistenti. Nel 2019 e nel 2020 l’azienda ha chiuso in perdita e nei primi nove mesi del 2021 il margine operativo è stato di poco superiore al 5%. CATL si attesta tra il 12% e il 15%.

Sempre nel confronto con CATL, LG può contare su batterie tradizionali NCM che hanno una maggiore densità energetica ma che costano anche parecchio. Il colosso cinese, invece, grazie alle più economiche LFP si sta espandendo più in fretta, traendo anche ampi profitti. Sulle LFP LG si sta ancora organizzando.

LG Chem Forms 2 JVs In China For Up To 400,000 Battery Pack Per Year

Il peso dei richiami

LG sta affrontando anche una serie di questioni spinose. GM e Hyundai, infatti, hanno dovuto avviare importanti campagne di richiamo a causa del rischio di incendio di alcune loro auto elettriche dotate proprio di batterie LG. Si tratta di eventi che pesano per oltre 1 miliardo di dollari sul bilancio dell’azienda di batterie.

LG ha la struttura e la solidità finanziaria per far fronte a questo “inconveniente” e per superare le sfide future, di questo gli analisti di Bloomberg sono certi, ma, per citare le loro parole: “Avere tutti gli ingredienti è essenziale, ma è il modo in cui vengono combinati insieme che fa la differenza”. Insomma, LG ha tutte le carte in regola per continuare a essere tra i leader della produzione di batterie, ma non dovrà smettere di affinare la strategia sul lungo periodo.