Parlando di batterie per auto elettriche, si sta facendo largo una novità molto molto interessante. In inglese è definita batteria “Massless” e cioè “senza massa”. Ora, non è che non pesi niente, chiaramente, ma ha il grande vantaggio di non aumentare la massa di un veicolo se non in piccola parte.

Il concetto su cui si basa è simile a quello delle batterie strutturali di Tesla, che svolgendo anche una funzione costruttiva e integrandosi perfettamente nella scocca riescono a far risparmiare peso altrove, contribuendo a ridurre la massa finale della vettura e consentendo di aumentare allo stesso tempo la rigidità torsionale. Ma vediamo un po' meglio come funziona il tutto.

Il primo beneficio

Questa batteria, portando benefici in termini di peso, può essere anche più grande, a tutto vantaggio dell’autonomia generale. Tesla non è l’unica Casa a lavorare su questa soluzione tecnica: i ricercatori della Chalmers University of Technology con sede in Svezia lavorano su una batteria che fosse dotata di buone caratteristiche meccaniche oltre che elettriche dal 2007.

La prima, però, sfrutta ancora celle di tipo tradizionale all'interno della batteria, i secondi hanno preso una strada completamente diversa.

Una struttura innovativa

I ricercatori svedesi hanno realizzato infatti una batteria in fibra di carbonio tanto resistente da poter essere considerata una parte integrante della scocca. L'hanno progettata basandosi su progetti dell'esercito Usa e la stanno ora affinando per migliorarla e portarla sul mercato.

Batteria strutturale in fibra di carbonio

La batteria che hanno realizzato è composta da una serie di strati sovrapposti in cui ci sono un elettrodo negativo in fibra di carbonio, un elettrodo positivo rivestito da una pellicola di alluminio e un separatore in fibra di vetro che sono abbinati tra loro per creare una batteria resistente al punto da poter sopportare i carichi strutturali dell’auto.

“La batteria ha una densità energetica di 24 Wh/kg, pari a circa il 20% di quella di una normale batteria agli ioni di litio – fanno sapere i ricercatori – Però, facendo risparmiare peso, potrà avere dimensioni maggiori e, allo stesso tempo, permetterà di raggiungere una maggiore efficienza. Il che significa che con meno energia si potrà fare più strada”.

Possono già essere utili

I vantaggi non mancano, ma la scarsa densità energetica resta un problema. Però, aspettando che da questo punto di vista vengano fatti progressi, ci sono già campi di applicazione dove questo tipo di batterie può fare la differenza.

Uno di questi è quello delle particolari vetture elettriche a pannelli fotovoltaici come la Aptera. Sono studiate in ogni dettaglio per massimizzare l’efficienza e grazie al fatto che per muoversi consumano pochissima energia, possono sfruttare questo tipo di batteria, che tra l’altro può essere ricaricata durante la marcia grazie proprio agli impianti fotovoltaici di cui queste auto dispongono.