Per la produzione su vasta scala tutti guardano al 2025, ma per qualcuno le batterie allo stato solido sono già realtà. Parliamo del costruttore cinese Dongfeng Motor, che pare abbia montato gli accumulatori solidi su alcuni esemplari della sua berlina E70 a scopo dimostrativo.
Le vetture protagoniste sono 50 e sono state consegnate per scendere in strada a Jiangxi, Guangzhou, Zhejiang e Jiangsu, dove svolgeranno servizio di taxi. Lo scrivono alcuni media del Dragone, primo fra tutti Autohome.com, ripresi poi da diverse testate occidentali.
Come sono fatte
Stando a quanto riportato, questi veicoli sono stati concepiti insieme al produttore di litio Ganfeng Lithium. La batteria utilizza la tecnologia del diaframma flessibile e ha superato condizioni di test che vanno dalla perforazione allo schiacciamento del 50% per arrivare al surriscaldamento a 180 gradi Celsius.
Il modulo utilizza un telaio in lega di alluminio con saldatura laser ad alta precisione per ottenere un’efficienza del pacco superiore all’86%. Nessun dettaglio però sull’autonomia delle E70 o sulla densità energetica degli accumulatori.
Ganfeng Lithium aveva annunciato a dicembre le sue prime batterie allo stato solido. Ora è al lavoro per la seconda generazione da 360 Wh/kg. Contemporaneamente, sono tanti i produttori a fare ricerca su questa tecnologia.
Tutti per lo stato solido
Toyota la farà esordire su un’auto ibrida, mentre Stellantis mira al 2026. Tre anni dopo sarà il turno di Nissan. Poi di Hyundai e Kia. Infine, anche Huawei e Xiaomi vogliono dire la loro. Chi invece sembra non apprezzarla troppo è Renault, più fedele agli ioni di litio tradizionali.
Quali vantaggi offre? Ricariche più veloci e maggiore autonomia al veicolo, grazie a una densità energetica più alta. Le batterie allo stato solido promettono anche di essere più sicure. Perché bisognerà ancora aspettare? Perché la tecnologia in sé è ben avviata, ma sul fronte produttivo ci sono ancora diversi problemi da risolvere prima di poter garantire un output su vasta scala.