L’Unione europea vorrebbe spingere per avere auto ibride plug-in sempre più green e per farlo starebbe ragionando su un giro di vite sul calcolo delle loro emissioni. Lo scrive la Reuters, citando due fonti informate sull’argomento e specificando che le nuove regole potrebbero entrare in vigore nel 2025.
La stretta riguarderebbe i cicli di omologazione, che verrebbero modificati per fornire risultati più vicini a quelli che si osserverebbero nell'effettivo utilizzo "sul campo" delle auto. L'idea della Ue sarebbe quella di cambiare il cosiddetto "utility factor", ovvero modificare la media di utilizzo in modalità elettrica stimata nell'uso reale e calcolata nei cicli di omologazione delle plug-in.
Come funziona
Il sistema utilizzato attualmente dai costruttori è il cosiddetto WLTP (Worldwide Light Vehicles Testing Procedure), che per calcolare le emissioni prova a tenere conto delle abitudini degli automobilisti, come le distanze percorse, la velocità media e il tipo di strade su cui si viaggia, oltre alla percentuale di uso in modalità EV per le auto ibride plug-in.
Si tratta di uno strumento più efficace rispetto ai precedenti, ma considerato non ancora pienamente soddisfacente, almeno secondo quanto dicono diversi studi. L’ultimo è quello del think-tank ambientalista International Council for Clean Transportation (Icct), realizzato su un campione di 100.000 vetture.
Cosa non va
Stando all’analisi dell'Ictt, il sistema WLTP non darebbe risultati corretti, in particolare quando si parla di auto ibride plug-in, perché chi le guida tenderebbe a utilizzare più di quanto considerato l'auto con il motore termico. E a caricare di meno la batteria.
Un fenomeno, questo dell'utilizzo inefficiente della tecnologia plug-in, che si verificherebbe in particolare per i veicoli aziendali. A maggior ragione nei casi in cui insieme all'auto viene fornita anche una carta carburanti.
Discussione in corso
Così, secondo le parole dette da un funzionario Bruxelles all’agenzia di stampa, l’idea è quella di integrare questi test con gli indicatori di consumo di bordo, obbligatori da quest’anno su tutte le auto nuove.
La proposta è in discussione e arriverà sul tavolo del Motor Vehicle Working Group (Mvwg), formato da player dell’industria, politici e associazioni dei consumatori. La decisione finale dovrebbe arrivare a fine anno, per entrare in vigore fra tre anni. A quel punto, le Case dovrebbero vendere più auto elettriche pure per non infrangere i limiti europei sulla CO2.
Fonte: Reuters