Lanciato in dieci stazioni di ricarica olandesi a inizio novembre, l’esperimento dei “Tesla Supercharger aperti a tutti” sembra andare bene, perché la Casa ha appena allargato il servizio a tutte le altre 26 infrastrutture presenti nel Paese.

Adesso sono quindi 36 le aree dove gli automobilisti con vetture di altri marchi possono fare un pieno di elettricità alle batterie. Basta utilizzare l’app aggiornata alla versione 4.2.3 per usufruire del servizio.

Serve per i feedback

Estendendo il progetto pilota, Tesla riceverà molti più dati per capire come migliorare ancora la propria rete di ricarica e renderla poi disponibile a chiunque. Ci vorrà comunque un po’ di tempo prima di completare questa fase di raccolta delle informazioni.

 

In ogni caso, oltre che dall’Olanda, la Casa sta ricevendo i feedback anche dalla Norvegia e dalla Francia, che sono gli altri due Paesi dove i Supercharger sono aperti a tutti in via sperimentale. Così, mentre Elon Musk e soci porteranno avanti il progetto, le entrate che arriveranno verranno usate per installare nuove colonnine e completare i piani di espansione della Casa.

Dall’Europa al mondo

L’obiettivo è perciò arrivare a coprire l’intera Europa e poi il mondo. Per riuscire nell’impresa, Tesla dovrà però riuscire a organizzarsi meglio in Nord America, perché qui le auto elettriche della Casa non utilizzano un connettore standard CCS come succede invece nel Vecchio Continente.

Aprire i Supercharger a tutti gli automobilisti è tra l’altro fondamentale negli Stati Uniti per accedere agli incentivi previsti dal presidente Biden nel maxi-piano da 1 trilione di dollari in infrastrutture, che comprende 7,5 miliardi per installare le colonnine.