Il Design Center cinese di Tesla, dove nascerà almeno uno dei modelli compatti e "low-cost" della Casa, sorgerà a Pechino. Questo emerge dai documenti del governo locale e dalle indiscrezioni riportate dal Wall Steet Journal che danno per certa la capitale del Dragone come sede del nuovo centro di progettazione orientale del costruttore americano.
Della struttura si parla dal 2020, quando Elon Musk in persona spiegò che aveva intenzione di dare vita a un team di designer e ingegneri in grado di progettare nuove vetture concepite in Cina che fossero poi vendute in tutto il mondo. Lo scorso anno la Casa ha iniziato anche ad assumere e il presidente di Tesla China, Tom Zhu, a più riprese, ha parlato dell’inizio imminente dei lavori sul nuovo modello. Ma poi le notizie si sono diradate e del centro, ultimamente, si è parlato poco. Segno che le cose effettivamente si stavano muovendo.
Pechino a tutto elettrico
Inizialmente gli indizi indicavano Shanghai come sede più probabile della nuova struttura, vista anche la vicinanza con la locale Gigafactory. Ma in un documento diramato dalle autorità di Pechino il 31 gennaio, incentrato su una serie di progetti chiave che prenderanno piede nella regione, si legge che tra le strutture che prenderanno vita in città c’è anche il Design Center di Tesla.
Per inciso, sempre a Pechino Xiaomi costruirà un nuovo stabilimento per veicoli elettrici in grado di produrre 300.000 vetture all’anno.
Cosa arriva e quando arriva?
Tesla non ha ancora rilasciato dichiarazioni sulla questione e men che meno si è sbilanciata nel dire che tipo di progetto sarà realizzato dal team cinese. L’opinione più diffusa è che si tratti della nuova vettura “low-cost”, indicata come Model 2, Model Q o, più genericamente, come la Tesla da 25.000 dollari. Ma su questo non ci sono ancora informazioni certe. L’unica cosa che si sa è che Tesla, nel 2022, non produrrà altri modelli.
La mossa del centro di progettazione cinese ha però un suo significato ben preciso. Tesla trova in Cina il secondo mercato al mondo per volumi di vendita dopo gli Usa e ha fatto registrare per il secondo anno consecutivo un aumento del fatturato pari al 100%. È chiaro quindi che, sfruttando anche la Gigafactory di Shanghai (responsabile da sola del 52% delle vetture consegnate nel 2021 dalla Casa), potrebbe creare una filiera molto corta in grado di progettare e produrre vetture a costi competitivi proprio lasciando maggiore indipendenza a Tesla China.