Sembrerebbe tutto pronto per mettere in moto l'attesissima GigaBerlin, il primo impianto europeo di Tesla a Grunheide, alle porte della capitale tedesca. Ma ci sono ancora un paio di ostacoli da superare prima di dare il La alla produzione.

Si tratta di alcuni documenti che devono ancora essere approvati dalle autorità locali per dare l’ok finale alla Casa. Il primo dei due riguarda le precauzioni da prendere in caso di incidenti, in particolare per tutelare le acque reflue.

Metà marzo?

Secondo quanto raccolto dall’emittente tedesca rbb24, pare infatti che il costruttore abbia modificato più volte la quantità massima di sostanze chimiche rilasciabili quando si verificano certi problemi. Tesla otterrà il permesso solo dopo che i funzionari pubblici avranno esaminato bene le carte.

Fatto ciò, sarà il turno dell’autorizzazione finale. Di questo passo, però, il semaforo verde non arriverà prima di metà marzo: “Non possiamo prevedere una data specifica – dichiara un portavoce del ministero dell’Ambiente in Germania –, ma siamo nella fase finale del processo di approvazione”.

Ricarica Tesla Model Y in una stazione di ricarica Tesla Supercharging
GigaBerlin produrrà le Tesla Model Y europee

La storia di GigaBerlin

Per Elon Musk e soci è l’ennesima grana da risolvere prima di inaugurare lo sbarco ufficiale in Europa. Da quando è stato annunciato, lo stabilimento ha vissuto una storia travagliata, pur non essendo ancora nato veramente.

Ai problemi burocratici, come quello che Tesla sta affrontando ora e di cui il ceo si era lamentato personalmente, si sono aggiunte le controversie legali con gli ambientalisti. E non solo, perché le frange estremiste si sono spostate dai tribunali e sono arrivate a compiere un vero e proprio attentato alla struttura.

Poi c’è stata la polemica legata alla festa organizzata per il taglio del nastro. Così il via libera ha continuato a essere rinviato. Dalle parole di Elon Musk, si era anche ipotizzato che per l’apertura fosse questione di poco, al massimo metà febbraio. Ma a quanto pare bisognerà aspettare almeno un altro mese.