Quando il Time lo ha nominato persona dell’anno 2021, lo ha descritto come “l’uomo che aspira a salvare il Pianeta”. La rivista si riferiva evidentemente alle sue aspirazioni ambientaliste (e "marziane") ma è anche in un periodo di guerra come questo che Elon Musk vuole fare qualcosa per meritare il titolo.

Il manager sudafricano scende dunque in campo per dare un contribuito alla popolazione ucraina. Lo fa con le sue aziende più grandi, Tesla e SpaceX, che da un lato vogliono semplificare gli spostamenti nei territori di confine per chi dovesse avere un'auto elettrica, mentre dall’altro mettono i satelliti della costellazione Starlink a disposizione di Kiev.

Per “un luogo sicuro”

“Ricarica gratis in alcune zone in Polonia, Slovacchia e Ungheria”, è il titolo di un’email inviata ai proprietari di auto elettriche della Casa che vivono nelle zone interessate dal conflitto. L’iniziativa nasce con l'intento di semplificare al massimo gli spostamenti per chi dovesse muoversi con una vettura elettrica. 

“A partire da lunedì, abiliteremo temporaneamente la ricarica gratuita presso le stazioni Supercharger per i veicoli sia Tesla che non Tesla nelle aree colpite dalle recenti vicende. Si comincia con:

  • Trzebownisko (Polonia)
  • Košice (Slovacchia)
  • Miskolc (Ungheria)
  • Debrecen (Ungheria)

Speriamo che questo vi aiuti a trovare serenità e a raggiungere un luogo sicuro”.

Serrare i ranghi

Ma questa è solo una delle due iniziative, perché Elon Musk era andato in soccorso di Kiev già nelle ore precedenti all’annuncio di Tesla. Il ceo di SpaceX era stato taggato su Twitter da Mykhailo Fedorov, vice Primo ministro dell’Ucraina, che aveva chiesto di “mettere a disposizione il sistema Starlink” per risolvere i problemi di comunicazione via internet nel Paese causati dall’invasione russa.

 

E il numero uno della società aerospaziale ha risposto presente: “Il servizio Starlink è ora attivo in Ucraina – si legge nel breve tweet –. Altri terminali sono in arrivo”.