Il Gruppo Volkswagen aumenta il suo impegno a favore della sostenibilità. Lo fa aderendo a IRMA (Initiative for Responsible Mining Assurance), un’alleanza tra aziende, organizzazioni non governative, comunità e società minerarie che si è attivata nel 2006 per fissare standard etici e ambientali sulle estrazioni di materie prime.

Dal maggior rispetto dei diritti umani alla lotta alla corruzione, passando per le misure a protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, fino alla tutela delle acque al contrasto al lavoro minorile: l’impegno di IRMA cerca di coprire più aree possibili. E ora Volkswagen darà il suo contributo.

Gli impegni di Volkswagen

Un impegno che si aggiunge alle già imponenti strategie sull’auto elettrica. Ma, scrive il Gruppo, “l’elettrificazione pone anche nuove esigenze di approvvigionamento responsabile, soprattutto nell’estrazione di materie prime per batterie, come cobalto, litio, nichel e grafite”.

Da qui la decisione di fare di più. Già ora VW chiede a tutti i suoi partner commerciali di rispettare un “Codice di Condotta” che li obbliga ad abbracciare alcuni criteri ambientali e sociali, a cominciare dal bando del lavoro minorile.

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Posteriore di una Volkswagen ID.3

In particolare, dal 2019, le grandi aziende che vogliono allacciare rapporti con il Gruppo “devono sottoporsi a una classifica di sostenibilità obbligatoria” per valutare il rispetto degli standard ambientali e sociali. In più, Volkswagen vuole sapere tutto ciò che succede nelle catene di approvvigionamento, dalla miniera alla firma dei contratti per le forniture di batterie.

Nel 2020, il Gruppo ha introdotto un sistema standardizzato per la gestione delle materie prime usate negli accumulatori e nelle auto in generale, che coprono cobalto, nichel, grafite, litio, alluminio e cuoio. L’adesione a IRMA è “un passo importante” per fare di più. VW fa parte anche del programma BASF, a cui si è da poco aggiunta BMW.

IRMA cresce

“Accogliamo con favore l’ingresso del Gruppo Volkswagen e non vediamo l’ora di lavorare con chi ne fa parte, che metterà a disposizione l'influenza a livello mondiale per promuovere pratiche minerarie più responsabili”, dichiara Aimee Boulanger, direttore esecutivo di IRMA.

Commenta anche Murat Aksel, membro del consiglio di amministrazione VW: “Il percorso verso catene di approvvigionamento trasparenti e sostenibili porta direttamente alla miniera. Ecco perché accogliamo con favore l’istituzione di regole chiare. Tali standard sono tanto più efficaci quanto più sono definiti in modo coerente e più partner aderiscono ad essi”.