Stiamo vivendo un periodo di forti pressioni sul comparto automotive, che deve fare i conti con prezzi delle materie prime che stanno schizzando alle stelle. Sono molte le Case che - anche per questo motivo - si stanno muovendo per cercare di stringere partnership strategiche e strappare accordi più convenienti sugli approvvigionamenti.

Tra queste c’è Volkswagen che, all’interno dell’investimento da 30 miliardi di euro, sta portando avanti due joint venture:

  • la prima in Indonesia insieme alle società cinesi Huayou Cobalt e Tsingshan Group per la produzione di nichel e cobalto, ingredienti indispensabili per la costruzione delle batterie;
  • la seconda in Cina, solo con Huayou Cobalt, per la raffinazione di solfati di nichel e cobalto.

Proprio grazie a queste collaborazioni il colosso di Wolfsburg dovrebbe riuscire a mantenere i prezzi delle materie prime abbastanza stabili.

Fino a 135.000 tonnellate di materie prime

Per ora siamo alla firma di un memorandum d'intesa, ma non dovrebbero esserci grosse complicazioni alla nascita delle nuove realtà industriali che permetteranno a Volkswagen di avere accesso privilegiato metalli e terre rare e con l’obiettivo di diventare sempre più indipendente nella costruzione delle batterie.

Una volta entrata a regime, stando a quanto dichiarato da Volkswagen China, la collaborazione con Huayou Cobalt e Tsingshan Group porterà alla fornitura di materie prime per un totale di 160 GWh di capacità di batterie. Un valore che si traduce in una produzione annua di circa 120.000 tonnellate di nichel e 15.000 tonnellate di cobalto.

La seconda joint venture, invece, solo con Huayou Cobalt, società che opera nella regione sud-occidentale del Guangxi, verrà utilizzata per la raffinazione di solfati di nichel e cobalto, necessari per la produzione di materiali catodici.

Una scelta obbligata

Con i prezzi globali del nichel aumentati di quasi il 400% dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina e con le variazioni di prezzo sulle materie prime sempre più frequenti, le due partnership garantiscono a Volkswagen la fornitura delle materie essenziali e, a lungo termine, la riduzione dei costi del 30-50% su ciascuna batteria.

Il piano della Casa di Wolfsburg arriva dopo che nelle scorse settimane alcune dirette rivali come Tesla e BYD Auto avevano comunicato l'aumento dei prezzi dei propri veicoli elettrici. Ford, dal canto suo, ha annunciato la scorsa settimana il nuovo piano d'investimento per la realizzazione di una joint venture insieme a SK e Koc Holding in Turchia.