Sempre più importanti per le batterie delle auto elettriche e per la transizione ecologica in generale, le materie prime critiche sono al centro di un progetto di collaborazione tra le agenzie geologiche di Australia, Canada e Stati Uniti.
Si chiama Critical Minerals Mapping Initiative (Iniziativa di mappatura dei minerali critici, o CMMI) ed è stata creata a dicembre 2019 per aiutare le imprese e i Governi a individuare le miniere ricche di questi elementi. Negli ultimi giorni, la prima parte del lavoro è arrivata finalmente al traguardo ed è stato inaugurato un portale online che informa gli utenti sulle materie prime critiche. Con tanto di mappa interattiva.
C’è anche l’Italia
Ad annunciare l’apertura è stata l’agenzia Geoscience Australia, che spiega come la CMMI incroci i dati delle tre agenzie basati sui campioni di minerali estratti dai vari giacimenti in giro per il mondo. Il risultato è il più grande database globale su terre rare, litio, cobalto e altre materie prime.
La mappa contiene informazioni su più di 7.000 campioni provenienti da 60 Paesi, a partire dai tre coinvolti nell’iniziativa. Gli utenti che vogliono sapere qualcosa di più possono collegarsi al portale per scoprire il tipo e la quantità di minerali presenti nelle diverse regioni analizzate. Scrollando la mappa, si può notare anche un giacimento di ematite e pirite in Italia, sull’Isola d’Elba.
Tutti gli usi
Quali sono gli utilizzi di questo portale? Lo spiega il ministro australiano Keith Pirr: “Aiuterà il Paese a diventare un fornitore globale di minerali critici e contribuirà alla sicurezza delle risorse di due dei nostri più importanti partner internazionali”. Da questo punto di vista, l’Australia collabora già con Tesla.
Soprattutto, però, la CMMI può essere usata dai Governi per diversificare le catene di approvvigionamento, informare l’industria e scegliere meglio le proprie strategie. Adesso, se avete voglia di tuffarvi nel mondo delle materie prime, basta cliccare su questo link per "giocare" con la mappa.