Non è ancora un clima da guerra fredda quello che sta nascendo dal conflitto in Ucraina. Eppure, negli Stati Uniti, è proprio una legge federale di quel periodo a tornare alla ribalta. È la Defense Production Act (DPA) del 1950, pensata all’epoca per autorizzare il presidente Usa a chiedere alle imprese di dare priorità alla produzione di alcuni materiali importanti, secondo una lista di priorità.

Era stata utilizzata da Harry Truman per salvare le forniture di acciaio durante la guerra in Corea e da Donald Trump per garantire le mascherine all’inizio della pandemia. Oggi quei “materiali importanti” sono i minerali per batterie e veicoli elettrici in generale.

Più minerali e più sostenibili

Il presidente Joe Biden ha dunque autorizzato nuovamente l'uso della DPA a causa degli aumenti recenti dei costi, causati sia dalla crescita della mobilità sostenibile che dal Covid e dal conflitto russo-ucraino. Materie prime come cobalto, litio, grafite, manganese e soprattutto nichel finiscono così in cima all’elenco.

Messi in atto i poteri speciali, le società minerarie accederanno ora a un fondo che, pur non essendo specificato nel comunicato della Casa Bianca, dovrebbe ammontare a 750 milioni di dollari.

2022 Ford F-150 Lightning di ricarica
Ricarica di un Ford F-150 Lightning

La cifra finanzierà una serie di misure, a cominciare da un aumento della “estrazione domestica sostenibile e responsabile” di “materiali strategici e critici per la produzione di batterie di grandi capacità” da utilizzare “nei settori dell'auto, della mobilità elettrica e dello stoccaggio”. Spazio anche al riciclo.

L’obiettivo dichiarato è “garantire una base industriale nazionale solida, resiliente, sostenibile e responsabile dal punto di vista ambientale per soddisfare i requisiti di un’economia dell’energia pulita”.

Biden chiede poi di rispettare dei rigidi standard di sicurezza nei luoghi di lavoro e di coinvolgere maggiormente le comunità locali. Nulla, invece, sulla possibilità di accelerare i processi di autorizzazione per aprire nuovi punti di scavo.

Sotto controllo

Supervisionare il tutto sarà la missione principale del Segretario alla Difesa, che dovrà verificare il rispetto delle regole e realizzare studi di fattibilità per migliorare i progetti in corso o lanciarne di nuovi.

Per queste attività dovrà consultarsi con altri segretari e dipartimenti federali. Altro suo compito sarà quello di rendere conto dei lavori al presidente e al Congresso, attraverso relazioni e rapporti da presentare periodicamente, per “valutare se le condizioni continuano a giustificare l'uso dell'autorità”.