Tutti insieme, da Volvo alla divisione europea di Ford, passando per altre 26 grandi aziende del Vecchio Continente, con un’unica richiesta all’Europa: fare in modo che la proposta di vietare la vendita di auto benzina e diesel dal 2035 sia accompagnata da sufficienti obiettivi sulle colonnine per le vetture elettriche.

L’appello è contenuto in una lettera firmata dalle società, che chiedono in particolare “un pacchetto di misure per il sostegno a un’implementazione migliore e più rapida delle infrastrutture di ricarica pubbliche e private”. Ma non solo.

Una transizione giusta

Secondo i firmatari, al Vecchio Continente servirebbero anche “un diritto europeo ‘alla spina’ e ambiziosi obiettivi obbligatori sulla ricarica pubblica”. E poi “un quadro per la transizione giusta dei lavoratori del settore e per le imprese interessate”. Infine, “incentivi fiscali intelligenti per aziende e privati e investimenti mirati in filiere verdi”.

Riguardo al resto, le Case e la filiera sono d’accordo con l’idea della Commissione europea di mettere al bando i motori a combustione fra 13 anni, perché il trasporto su gomma è responsabile del “15% di tutte le emissioni di CO2” ed è “la principale fonte di inquinamento da biossido di azoto, che secondo l’Agenzia europea dell’ambiente provoca oltre 40.000 morti premature in Europa ogni anno”. Le basi da cui partire non mancano di certo, perché i veicoli elettrici rappresentano già ora il 10% delle immatricolazioni nel Vecchio Continente.

Porsche Taycan presso una stazione di ricarica rapida IONITY

Nel frattempo, dopo l’iniziativa dell’esecutivo Ue, le nuove regole sulle auto, contenute nel pacchetto Fit for 55, hanno incassato il primo “sì” della commissione Ambiente all’Europarlamento. Ma il percorso per l’eventuale approvazione finale è ancora lungo.

Fate presto

“La finestra per evitare i peggiori impatti del riscaldamento globale si sta chiudendo rapidamente. Questo è il momento in cui l’Unione europea deve riaffermare la propria leadership nelle politiche per il clima”, dichiara Jim Rowan, ceo di Volvo.

Commenta anche Stuart Rowley, Chair di Ford Europe: “Per raggiungere con successo questo obiettivo, i responsabili politici dell’Ue devono stabilire obiettivi nazionali obbligatori per un’infrastruttura di ricarica elettrica senza interruzioni e che sia all’altezza della crescente domanda di veicoli elettrici, per consentire ai consumatori e alle imprese europee di trarre pieno vantaggio dal vivere in un mondo digitale”.

I firmatari sono: Allego, An Post, Arrival, AVERE, Ball, ChargePoint, Currys, Danfoss, EDP, EVBox, FastNed, Ford, Greenway, Grundfos, Iberdrola, LeasePlan, Li-Cycle, Novo Nordisk, Sanofi, SAP Labs in France, Solar Group, Tesco, Uber, Unilever, Vattenfall, Volvo Cars, Vulcan, Zurich.