Dalla scorsa settimana, in Cina, sono iniziate le consegne dei primi esemplari della Alpha S HI, auto elettrica prodotta dal marchio Arcfox (costola del gruppo BAIC) che sfrutta una serie di tecnologie fornite da Huawei, tra cui il sistema operativo Huawei Inside, al debutto assoluto. 

Per questo motivo, la berlina di lusso Arcfox Alpha S HI può essere considerata a tutti gli effetti la prima auto elettrica con uno contributo realmente di peso del colosso cinese dell’elettronica.

Un concentrato di tecnologia

Disegnata da Walter de Silva, che si è occupato dello stile di tutti e quattro i modelli del nuovo corso di Arcfox, e realizzata nello stabilimento Bluepark Magna situato a Zhenjiang, nella provincia di Jiangsu, la Alpha S HI sfrutta ben 34 sensori ad alta definizione - tra cui 3 Lidar di ultima generazione, 6 radar a micronde, 12 radar a ultrasuoni e 13 telecamere - per garantire una guida autonoma di Livello 3

La αS HI, dal punto di vista meccanico, sfrutta una piattaforma nuova di zecca con architettura a 800 V e batteria da 93,6 kWh che alimenta due motori elettrici che sviluppano una potenza complessiva di oltre 640 CV.

Arcfox Alpha S

L’auto, che promette (in base al più generoso ciclo di omologazione usato in Cina) un’autonomia fino a 708 km, grazie a una ricarica ultrafast può passare dal 30% all’80% in 15 minuti e guadagnare 200 km con una sosta alla colonnina di soli 10 minuti.

  • Batteria: 93,6 kWh
  • Autonomia: 708 km
  • Potenza max: 640 CV

C'è anche la rete di ricarica

“L’inizio delle consegne di questa vettura rappresenta un passo fondamentale per la nostra avventura nel campo delle auto elettriche – ha detto Wang Jun, a capo della divisione che lavora sulle tecnologie in campo automobilistico per Huawei – Inoltre, siamo orgogliosi del fatto che il veicolo ha tecnologia OTA e riceverà quindi in futuro versioni migliorate del software che consentiranno di avere un modello costantemente aggiornato”.

Con l’arrivo della prima auto elettrica moderna di Arcfox sul mercato, la Casa ha intenzione di costruire anche una propria rete di ricarica. Le prime 84 stazioni saranno attive entro il 2022, dislocate in 5 grandi città della Cina.