Con il primo semestre dell’anno appena messo alle spalle, luglio rappresenta un mese di bilanci, analisi e report in ogni settore e in ogni mercato. Anche per il mondo delle auto elettriche. A maggior ragione in un periodo di forte cambiamento e transizione per l’automotive, il momento è quello giusto per fare il punto della situazione sull’elettrificazione.
Dov’è oggi il mercato italiano
L’indice realizzato da Quintegia, BEV-Italy Progress Index (IPI), dopo il calo importante ad inizio 2022, si attesta a 46,8 nell’ultimo trimestre.
I veicoli a batteria attualmente in circolazione sulle strade italiane sono poco meno di 150.000, il 3,7% di quelli che gli attuali obiettivi vorrebbero per il 2030.
A giugno le immatricolazioni di vetture totalmente elettriche sono state 6.190, l’11,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2021. La quota di mercato dei BEV a giugno torna a essere di poco inferiore al 5% sul totale delle vetture immatricolate. Grazie agli incentivi cresce il canale privati, responsabile negli ultimi 2 mesi del 48% delle immatricolazioni BEV, contro il 34% del periodo gennaio-aprile.
Da questi risultati ne consegue un calo di punteggio della voce parco circolante, componente che non ha permesso all’indice BEV-IPI di registrare una crescita significativa in questo trimestre.
Per quanto riguarda le infrastrutture, negli ultimi 3 mesi la crescita dei punti di ricarica in autostrada, sebbene ancora molto sottodimensionati in numero e distribuzione, ha segnato un +56%, con un totale di 235 punti installati complessivi. Sono 1.363 invece le infrastrutture di ricarica pubbliche installate in Italia da aprile a giugno, di cui il 13% è ad alta velocità, dunque con una potenza superiore ai 50 kW.
Cosa cercano gli automobilisti
A inizio anno abbiamo fatto una prima analisi su quelle che erano le fasi della conversione concentrandosi su una serie di highlights relativi ai comportamenti di acquisto.
La valutazione per la reale presa in considerazione di un veicolo ad alimentazione elettrica ha subito, secondo l’aggiornamento annuale di Automotive Customer Study, una contrazione rispetto al 2021, passando da un 67% di chi valuterebbe o non escluderebbe a priori un veicolo BEV a un 58%.
Guidare elettrico piace
Nelle disamine si è sempre valutata la propensione all’acquisto, i fattori che spingono verso l’elettrico e quelli che invece creano delle barriere che spesso portano il consumatore a scegliere un’auto ad alimentazione endotermica. Ma una volta che l’acquirente ha completato il ciclo di conversione, quali sono i fattori di maggiore soddisfazione per i possessori BEV?
Nonostante la narrativa del processo di elettrificazione abbia sempre spinto su fattori ambientali o di status, le performance dell’auto e l’esperienza di guida risultano elementi di maggiore soddisfazione per i BEV driver. Il 68% degli intervistati ha dichiarato di essere rimasto molto soddisfatto delle prestazioni e una percentuale praticamente identica (69%) ha espresso lo stesso giudizio verso l’esperienza di guida, risultata determinante per l’80% dei clienti che hanno effettuato un test drive.
L’importanza della ricarica a casa
A conclusione dell’analisi non si può non trattare il tema della diffusione dell’infrastruttura. Dall’analisi dei dati si evince come solamente il 28% dei possessori di auto elettriche reputi la capillarità dei punti ricarica sufficiente, mentre il punto di ricarica più utilizzato è presso la propria abitazione (nel 77% dei casi) in cui la wallbox di ricarica dedicata sembra essere la soluzione più diffusa.