L’idea della ricarica pubblica gratuita non è nuova. E no, non stiamo parlando delle speciali condizioni offerte da Tesla in certi periodi e a certi clienti. Qui il concetto è: proietto dei messaggi pubblicitari direttamente dallo stallo dotato di maxischermo e incasso dalle società che pagano per essere visibili anziché dagli automobilisti.
Lo fa, in America, Volta Charging, ci prova, ora ChargeEuropa, società con sede a Varsavia fino a qualche tempo fa conosciuta come ChargePolska che, anche con il cambio di nome, mostra di aver alzato le mire da un livello nazionale a uno di più ampio respiro.
Tutto ruota intorno agli spot
L’azienda, che a luglio ha installato le prime colonnine pilota proprio a Varsavia, ha fatto sapere oggi che in 2 anni mira ad arrivare a 1.000 punti di ricarica attivi. Il concetto, come detto, è quello di usare i proventi pubblicitari sia per sostenere l’espansione dell’infrastruttura sia per dare l’opportunità agli automobilisti di ricaricare senza pagare.
In una comunicazione, ChargeEuropa definisce addirittura “la pubblicità come l’ingrediente segreto per costruire reti di ricarica redditizie nelle città”. Sia quel che sia, fedele alle proprie convinzioni, l’azienda ha realizzato delle colonnine dotate di un display da 65” e afferma di avere già stretto accordi di collaborazione con realtà del calibro di Netflix, BMW e Opel.
Non solo Europa
Aspettando che vengano fornite anche le specifiche tecniche delle colonnine di ChargeEuropa, che dovrebbero arrivare a erogare una potenza massima di 22 kW, l’azienda spiega che con questo business model si può agevolare la creazione di una rete di ricarica senza necessità di grossi investimenti da parte delle amministrazioni pubbliche o delle aziende che operano in questo settore.
“Grazie alla pubblicità – ha detto Matt Tymowsky, ceo di ChargeEuropa – apriamo nuovi orizzonti per il potenziamento di una rete di ricarica. Con le nostre colonnine ci saranno soggetti come negozi e centri commerciali più invogliati a installare colonnine e lo stesso succederà con quelle realtà che hanno poca liquidità. Tutto perché ci sarà una maggiore monetizzazione rispetto alla vendita dell’energia elettrica”.
Nelle intenzioni, ChargeEuropa ha intenzione di espandere questo modello in tutto il mondo e afferma di essere in procinto di sbarcare nelle città di tutto il Vecchio Continente, come in Asia e in America Latina.