Le immagini della nave cargo Felicity Ace, in fiamme e alla deriva nell’Oceano Atlantico, hanno fatto il giro del mondo e sono diventate un severissimo monito.

La sicurezza quando si parla del trasporto a lungo raggio di auto elettriche (e nello specifico delle batterie al litio) è un tema su cui non si può lesinare attenzione. Le criticità esistono, così come all’uomo non manca certo l’ingegno per risolverle. Bisogna mettersi a tavolino e studiare, unendo le diverse competenze necessarie: un impegno multisettoriale a cui non si può venire meno, essendo l’auto elettrica un perno della (ineluttabile) transizione energetica

Il tema è al centro del report “Batterie al litio: rischi di incendio e misure di prevenzione durante il trasporto”, elaborato dal colosso delle assicurazioni Allianz, che può essere scaricato in forma integrale in fondo all’articolo. Vediamo in sintesi cosa emerge dallo studio.

Rapporto causa-effetto

Sviscerando l’analisi, l’attenzione ricade subito sui potenziali pericoli e sulle possibili cause degli incidenti a bordo. Batterie di bassa qualità, sovraccariche, surriscaldate o danneggiate possono dar vita a incendi, esplosioni, fughe termiche e gas tossici. Individuare ex post la miccia che ha innescato il disastro è però un’operazione difficile, perché le fiamme portano via quasi ogni indizio. E in ogni caso, gli strumenti per evitare tutto questo di base esistono. Devono solo essere impiegati al meglio. 

Potenziali cause

  • Celle o dispositivi per batterie non a norma.
  • Celle sovraccariche.
  • Celle surriscaldate da cortocircuiti.
  • Celle o dispositivi per batterie danneggiati.

Potenziali pericoli

  • Incendi: le batterie agli ioni di litio contengono un elettrolita, un liquido infiammabile.
  • Esplosioni: possono derivare dal rilascio di vapori/gas infiammabili in uno spazio ristretto.
  • Fughe termiche: un repentino e fortissimo aumento della temperatura che può causare esplosioni.
  • Gas tossici: i primi tre rischi possono produrre gas irritanti, corrosivi o velenosi.
Felicity Ace, la nave carica di Porsche in fiamme nell'Atlantico
La nave cargo Felicity Ace in fiamme

Parola d’ordine: prevenzione

Per evitare o quantomeno limitare al massimo qualsiasi problema, la soluzione migliore è la prevenzione. Allianz parte da quattro consigli di carattere generale alle società di shipping: lavorare con produttori di batterie affidabili, effettuare controlli sul livello di carica della batteria, prestare la massima attenzione al rischio di cortocircuiti e seguire pedissequamente le istruzioni di carico, con un'accurata formazione del personale.

  • Scegliere un produttore affidabile, che rispetti le specifiche su imballaggi e non solo. Gli esperti ricordano che esiste un “Manuale di test e criteri delle Nazioni Unite”, che stabilisce test da rispettare per produrre le batterie agli ioni di litio. L’altro suggerimento è di chiedere al produttore dei Test Summaries (TS), che provino il rispetto degli standard previsti nel Manuale.
  • Controllare la carica della batteria: lo stato di carica ideale (SOC) è compreso in media tra il 30% e il 50%, ma varia in base a marca, tipo, dimensioni e tempi di consegna. Meglio chiedere il SOC al fornitore/produttore prima di trasportare gli accumulatori.
  • Attenzione ai cortocircuiti: anche in questo caso, la raccomandazione è di richiedere un TS.
  • Seguire le istruzioni per imballaggio e addestrare il personale, per evitare che le batterie siano soggette a urti o schiacciamenti durante il trasporto.

Capitolo auto (e non solo)

Il rapporto si addentra poi nello studio del trasporto in sicurezza delle auto elettriche complete, equipaggiate quindi di batterie al litio. Tra le righe si legge che molte navi potrebbero e dovrebbero adeguare il proprio sistema antincendio e lavorare sull'addestramento specifico del personale di bordo. Stante la particolare complessità di intervento esacerbata dal poco spazio a disposizione, la via maestra per evitare qualsiasi tipo di problema però resta sempre la stessa: la prevenzione. Un concetto da stressare fino alla noia.

Qualche operatore si è già ingegnato anche utilizzando delle coperte ignifughe per coprire ciascuna vettura in fase di trasporto. Ma di fondo allo stato attuale la soluzione migliore indicata da Allianz resta quella di giocare d’anticipo, evitando qualsiasi tipo di comportamento che possa generare rischi e mettendo in pratica alcune prescrizioni basilari. 

  • Rispettare il SOC ottimale per il trasporto, che varia dal 30% al 50%, a seconda delle raccomandazioni del produttore e dalla durata del viaggio.
  • Esaminare la scheda di sicurezza o la scheda informativa, che descrivono processi e azioni preventive da intraprendere in caso di incidente.
  • Tutti i veicoli elettrici devono riportare sul parabrezza un’identificazione chiara e precisa
    sul tipo di motorizzazione (ad esempio BEV, PHEV, HEV).
  • I veicoli elettrici con assetto basso devono essere chiaramente etichettati, perché possono presentare problemi di carico e scarico dovuti a rampe o pendenze della nave.
  • Tutti i veicoli elettrici dotati di batteria agli ioni di litio devono aver superato con successo test di pressione, temperatura, schiacciamento e impatto, come descritto nel Manuale delle Nazioni Unite.
  • Tutti i veicoli elettrici devono essere completamente funzionanti, semoventi, sicuri da guidare e contenere una batteria non precedentemente danneggiata.
  • I veicoli elettrici non devono essere ricaricati durante il trasporto.
  • Tutti i veicoli elettrici devono essere adeguatamente fissati per evitare qualsiasi spostamento
    durante il trasporto.
  • Il personale deve essere addestrato e istruito sui protocolli antincendio.
  • Organizzare turni di controllo e utilizzare scanner termici, rilevatori di gas e fumo e telecamere.

Ultimo, ma non meno importante, è il capitolo dedicato allo stoccaggio delle batterie smontate. Valgono molte delle indicazioni precedenti, come osservare le indicazioni del produttore, stare attenti a deformazioni, cortocircuiti e temperature di conservazione, ma ci sono anche alcune specifiche. Per esempio, mantenere una certa distanza da altri materiali infiammabili, magari dedicando degli spazi ad hoc agli accumulatori.

Batterie più sicure

Nel frattempo la tecnologia sta già facendo il proprio compito con accumulatori sempre più sicuri. Gran parte delle criticità operative poi saranno superate del tutto con l’arrivo delle batterie allo stato solido, come sottolinea il report. 

La necessità di accumulatori più evoluti e sicuri può anche essere vista come un’opportunità per i produttori europei, tradizionalmente abituati a misurarsi con standard di sicurezza ai massimi livelli e impegnati come non mai per far nascere una nuova filiera Ue.

Quello del trasporto delle batterie quindi è un tema che resta fondamentale e su cui tutti gli stakeholder dovranno continuare a lavorare. Come avviene inevitabilmente al dilagare di una nuova tecnologia. E se occorrerà rimettere in discussione procedure e processi consolidati nel tempo bisognerà farlo, per tenere accordati sicurezza e progresso.

Il rapporto completo della Allianz Global Corporate & Specialty