La transizione ecologica passa per forza di cose dall’energia provenienti da fonti rinnovabili. Lo sanno bene Hitachi Energy e la big oil Equinor, che per spingere sul tema a livello mondiale hanno deciso di unire le forze.

Le due società – la prima da sempre concentrata nel campo dell’energia, la seconda impegnata nel ridurre la propria dipendenza dal petrolio e attenta alle opportunità legate alla decarbonizzazione dei comparti  energetici - hanno firmato un accordo di collaborazione strategica che spazierà su diverse iniziative a basse emissioni di carbonio.

Si parte dall'eolico

Hitachi ed Equinor lavorano insieme da anni. In tempi recenti, ad esempio, sono state impegnate nella progettazione e realizzazione dei Dogger Bank A, B e C. Si tratta di impianti attualmente in costruzione in Inghilterra che, una volta entrati in funzione, daranno vita al più grande parco eolico offshore del mondo.

Ma da oggi, con l’annuncio della nuova partnership, Hitachi ed Equinor lavoreranno insieme in modo molto più coordinato e coeso. Inizialmente si concentreranno sullo sviluppo congiunto di sistemi a corrente alternata e continua altamente standardizzati da usare proprio nella costruzione dei parchi eolici offshore e per le reti elettriche.

 

Geir Tungesvik, vice presidente di Equinor, ha commentato così l’accordo raggiunto: “Hitachi Energy è da molti anni un fornitore affidabile di Equinor. Questo accordo di collaborazione strategica è un segnale delle ambizioni comuni di aumentare la nostra competitività nella transizione energetica in corso. La standardizzazione delle soluzioni tecniche sarà una chiave per avere successo e non vediamo l'ora di migliorare insieme a Hitachi Energy”.

Equinor fa anche batterie

L’impegno di Equinor verso attività slegate dal petrolio non si limita ai parchi eolici. L’azienda sta cercando di avviare anche la produzione di batterie agli ioni di litio per auto elettriche. A tal proposito, un paio di anni fa ha annunciato di aver aver intenzione di avviare la collaborazione con Panasonic proprio per la costruzione di una Gigafactory europea.