Toyota ha deciso: diventerà un'azienda a impatto ambientale zero entro il 2040. Non ovunque, ma in Europa sì. Durante l'annuale Kenshiki meeting che si è appena tenuto, i vertici di Toyota Europe hanno anche annunciato i passi con i quali hanno intenzione di raggiungere l'obiettivo.

Matt Harrison, presidente e ceo di Toyota Motor Europe, ha detto: "In linea di massima, ci sono due aree di interesse fondamentali: la prima è la carbon neutrality e il modo in cui intendiamo raggiungerla, la seconda è la trasformazione dell'azienda da una casa che produce automobili a una che fornisce servizi per la mobilità". Vediamo come si traduce in concreto questa duplice trasformazione

Si parte dalle fabbriche

Per raggiungere la neutralità dimatica nel 2040, Toyota Motor Europe ha detto che le sue fabbriche saranno già a zero emissioni nel 2030. Sarà possibile lavorando su vari fronti. "Nella nostra fabbrica di motori a Deeside, nel Regno Unito, abbiamo installato pannelli fotovoltaici per una superficie pari a quella di 10 campi di calcio - ha detto Marvin Cooke, executive vice president della divisione europea - e siamo in grado di riciclare i nostri rifiuti per oltre il 90%. Questo ci permetterà di annullare le emissioni già nel 2025".

Il modello sarà replicato anche altrove e sarà potenziato grazie al lavoro congiunto con partner e fornitori, che permetteranno a Toyota Europe di azzerare le emissioni anche per l'approvvigionamento di materiali e semilavorati e per la logistica.

 

Una gamma multialimentazione

Per quanto Tovota abbia sposato in toto l'elettrificazione con un ambizioso piano che è stato anche rivisto di recente per potenziare l'offensiva nel campo delle auto a batteria, secondo Gill Pratt, a capo del Toyota Research Institute, è ancora l'approccio multialimentazione a dare i risultati migliori nel breve e nel medio termine.

"Dobbiamo fare ciò che è meglio per l'ambiente - ha dichiarato Pratt - ovvero trovare il modo di ridurre al massimo le emissioni in ogni singolo dettaglio della nostra attività. Considerando gli alti costi dei materiali per la produzione di batterie, la loro scarsità e la mancanza di infrastrutture la strada da seguire in questi anni non può ignorare l'uso di veicoli ibridi. La priorità è quella di sostituire auto non elettrificate con auto elettrificate seguendo una logica per la quale è il carbonio il nemico da combattere, non un certo tipo di propulsione.

Novo Toyota Prius 2023

La nuova Toyota Prius

Elettrificazione al 66%

Kylie Jimenez, senior vice president, ha aggiunto: "Raramente una sola soluzione va bene per tutti. Clienti diversi devono poter scegliere tecnologie diverse". Toyota crede quindi che una gamma composta da veicoli dotati di vari livelli di elettrificazione possa essere la scelta ottimale per un efficiente sfruttamento delle risorse disponibili e per la riduzione delle emissioni nei prossimi 10-15 anni. Riguardo al solo mercato europeo, Toyota prevede di arrivare alla fine dell'anno con 1,1 milioni di veicoli venduti (un piccolo incremento rispetto al 2021). Di questi, a oggi, il 66% è elettrificato.

Durante la conferenza Kenshiki, Toyota ha fatto il punto anche sulle tecnologie che sta sviluppando, come nuove piattaforme software o dispositivi evoluti di ausilio alla guida. Infine, ha illustrato i progressi nel campo della Woven City e ha mostrato una serie di vetture tra modelli in arrivo e concept car, come la C-HR Prologue e la bZ Compact SUV.

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