Non siamo ancora all’ultimo capitolo, ma il bonus “fantasma” per wallbox e colonnine si avvicina finalmente alla piena operatività. Si tratta – ricordiamo – dell’incentivo che garantisce un contributo dell’80% su acquisto e installazione di un’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici, con i limiti di prezzo di 1.500 euro a persona e 8.000 euro a condominio.
Qual è il problema? La misura era stata approvata ad agosto dall’esecutivo Draghi, ma era (e rimane) in attesa del decreto attuativo, nonostante il testo stabilisse che il bonus poteva essere richiesto solo fino al 31 dicembre 2022. Insomma, l’incentivo è ancora bloccato, ma Governo e Parlamento mettono una pezza al nodo scadenza con il decreto Milleproroghe.
Altri due anni, ma...
Varato in estate dal vecchio esecutivo e approvato ora in via definitiva da Senato e Camera attraverso il ddl di conversione, l’incentivo è ufficialmente prorogato al 2023 e 2024, con un fondo di 40 milioni all’anno, per un totale di 120 milioni (contando anche il 2022).
Non siamo ancora all’approvazione del decreto attuativo e all’istituzione della piattaforma, ma il nuovo orizzonte temporale del bonus è la notizia che aspettavano tanti automobilisti. Il caso era persino finito al centro di un’interrogazione parlamentare e di un’intervista a Repubblica del ministro Adolfo Urso (Mimit), che aveva promesso una rapida soluzione. Le aziende aspettano però che il bonus sia sbloccato al 100%.

Niente sugli e-scooter (per ora)
Capitolo moto elettriche
In base poi alle prime bozze circolate, era emerso che l’esecutivo pensasse anche di rivedere gli incentivi alle moto elettriche. L’idea era di dirottare 5 milioni di euro all’anno verso le due-ruote a batteria, sottraendo le risorse al fondo 2023-2024 per gli scooter termici. Nel testo finale si scopre però che la misura è stata stralciata.
Fonte: Gazzetta ufficiale