La guida autonoma è sempre più croce e delizia per Tesla. Da una parte Elon Musk e soci stanno lavorando sempre più duramente per mettere a punto il sistema Full Self-Driving (FSD), al momento ancora in via di sviluppo; dall’altra quello che vuole essere uno degli elementi di maggior vantaggio rispetto alla concorrenza continua a dare parecchi problemi. Non solo tecnologici.

Il Full Self-Driving, che è in estremo ritardo rispetto ai piani iniziali, sta facendo progressi. E questo è positivo. Però, forse proprio perché galvanizzato dai passi avanti e dalla continua espansione del programma di sperimentazione, che accoglie un numero sempre maggiore di automobilisti, Elon Musk si è lasciato andare a dichiarazioni che spaventano le autorità americane. Vediamo di cosa si tratta.

Meno controlli sull’attenzione del conducente

Il 31 dicembre del 2022, Musk ha scritto su Twitter che gli automobilisti con più di 10.000 miglia percorse con il Full Self-Driving, da questo gennaio, avrebbero avuto la possibilità di disattivare la funzione che controlla la presenza delle mani sul volante. Facciamo un passo indietro. Il FSD, nonostante il nome “altisonante”, non è un dispositivo di guida autonoma. Lo sanno tutti e lo dice a chiare lettere la stessa Tesla. Il conducente resta il responsabile della marcia in ogni istante.

L’auto usa due sistemi per monitorare il livello di attenzione di chi è alla guida: la telecamera, che inquadra il conducente stesso, e i sensori sul volante, che rilevano la presenza delle mani. Ecco, Elon Musk vuole togliere questo secondo “filtro”, rendendo di fatto più facile aggirare i controlli e utilizzare gli ausili alla guida in modo improprio.

Tesla presenta il Full Self Driving V9.0

Come vede il Tesla Full Self Driving

La preoccupazione delle autorità

La National Highway Traffic Safety Administration non ci ha messo molto a reagire all’idea divulgata da Elon Musk. L’ente preposto alla sicurezza stradale degli Stati Uniti, che già in passato ha svolto indagini per valutare se i sistemi di controllo sull’attenzione del conducente delle Tesla fossero adeguati, si è mostrata subito preoccupata all’idea che uno dei due sistemi potesse essere disattivato.

La NHTSA ha immediatamente contattato la Casa e le parti si stanno al momento confrontando per capire come trovare un accordo al riguardo. L’ente americano ha ricordato però come nel 2020 il National Transportation Safety Board avesse criticato i sistemi di monitoraggio delle Tesla bollandoli come inefficaci. Il “verdetto” arrivò a seguito delle indagini su un incidente del 2018 in cui perse la vita una persona che si stava affidando totalmente all’auto per raggiungere la propria destinazione.