Xiaomi non ha preso benissimo il grave leak che l’ha coinvolta nei giorni scorsi. Per chi se lo fosse perso, ricordiamo che le numerose foto sfuggite in rete mostravano un’anteprima del primo modello in assoluto del colosso cinese che – probabilmente – sarebbe rimasto nascosto ancora per diversi mesi.
A quanto pare, il Costruttore ha individuato il “colpevole” tra uno dei suoi fornitori imponendogli una multa di 1 milione di yuan (circa 130.000 euro) per aver violato gli accordi di riservatezza.
Misure di sicurezza rafforzate
Secondo quanto scritto dalla Reuters, un portavoce di Xiaomi avrebbe riportato sul social network cinese Weibo che l’azienda avrebbe scovato il responsabile senza però fornire indicazioni sul nome della compagnia.
Inoltre, sempre il portavoce ha aggiunto che Xiaomi ha richiesto al fornitore di migliorare le sue misure di sicurezza, mentre il Costruttore stesso starebbe lavorando a nuovi piani per rendere più rigidi i suoi accordi di privacy.

Le prime foto dell'auto elettrica di Xiaomi sfuggite in rete
C’è anche da dire che Wang Hua, il capo ufficio stampa di Xiaomi, si è affrettato a dichiarare al sito Sina Tech che le immagini trapelate riguarderebbero un modello ancora non approvato e non sarebbero, quindi, dei rendering definitivi.
Il debutto si avvicina
Sta di fatto che l’arrivo della prima Xiaomi su ruote è davvero vicino e potrebbe effettivamente chiamarsi M11, come lasciato intuire dalle foto degli scorsi giorni.
Questo modello sarà inizialmente disponibile solo in Cina a partire dalla prima metà del 2024, con versioni dotate di batterie Qilin di CATL e Blade Batteries di BYD. Non mancherà anche un equipaggiamento completo per i sistemi di assistenza alla guida, con sensori, telecamere, radar e un LiDAR.
Da queste prime informazioni si capisce, quindi, come Xiaomi faccia sul serio per esordire nel settore automotive col vento in poppa. Del resto, la Casa ha annunciato nel 2021 un piano d’investimenti decennale da 10 miliardi di dollari per sostenere questo nuovo business.
Fonte: Reuters