Insieme occupano il primo e il secondo posto nella produzione mondiale di batterie. Da una parte c’è quindi CATL, dall’altra BYD. Ed entrambi saranno alleati di Xiaomi nell’impresa di portare sul mercato la sua prima auto elettrica.
È messo nero su bianco in un report della testata cinese 36kr, ripreso da media internazionali come CnEVPost. Stando dunque a quanto pubblicato nel Dragone, il colosso tech sfrutterà le batterie dell’uno e dell’altro fornitore in base alla versione offerta.
Uno per versione
Le auto nei piani di Xiaomi sono infatti quattro: due di fascia alta e altrettante di fascia bassa, con partenza nel 2024. E qui si inseriscono le novità. Per la sua prima vettura, il gigante cinese ha in mente due opzioni: una piattaforma da 400 V, dove verranno montate le Blade Batteries al litio-ferro-fosfato (LFP) di BYD, e un’architettura da 800 V, con la Qilin Battery di CATL.
Rappresenta la terza generazione di accumulatori del produttore e avrà una percentuale attiva rispetto al volume totale del 72%. Vanterà poi una densità energetica di 255 Wh/kg, capace di garantire un’autonomia di 1.000 chilometri dopo una sola ricarica.
Capitolo centraline e chip
Pare però che CATL avrà un occhio di riguardo per Xiaomi, perché le offrirà una versione speciale della sua ultima creazione: si chiamerà “Golden Qilin”. Ma i dettagli sono avvolti nel mistero: forse ci sarà una “personalizzazione” su moltiplicatore e gestione termica.
Altri particolari rivelati nel rapporto hanno come protagoniste le centraline. Per il modello superiore, a vincere la gara tra fornitori sarebbe stata Huizhou Desay SV Auto, che sfrutta i chip Orin di Nvidia, mentre sull’altro troveremo le centraline di Continental, che non avrebbe ancora sciolto la riserva sul partner per i semiconduttori, anche se alcune voci fanno insistentemente il nome di Horizon Robotics.
Fonte: CnEVPost